I cavalli alati di Tarquinia: un viaggio nella storia etrusca

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I cavalli alati di Tarquinia: un viaggio nella storia etrusca
I cavalli alati, capolavoro dell’arte etrusca, sono il simbolo del Museo Archeologico di Tarquinia, dove potrai scoprire tesori unici, esplorare la Necropoli dei Monterozzi e immergerti nella storia e nella cultura di un'antica civiltà

Tarquinia, situata nel cuore della Tuscia laziale, è una delle città più importanti per comprendere la storia della civiltà etrusca, custodendo capolavori unici come i cavalli alati. La sua posizione strategica, tra la costa tirrenica e le colline interne, la rese un centro fiorente nell’antichità.

Oggi, Tarquinia conserva il fascino di un borgo medievale, con le sue torri, le mura storiche e una ricchezza di tesori archeologici che attirano visitatori da tutto il mondo

Passeggiare per le sue vie significa immergersi in un’atmosfera sospesa tra passato e presente. Ogni angolo racconta una storia, dal Palazzo Vitelleschi al Duomo di Santa Margherita, fino ai panorami che si affacciano sulla campagna circostante.

Tuttavia, è il patrimonio etrusco a rendere Tarquinia una meta imperdibile per appassionati di storia e archeologia.

I cavalli alati: capolavoro della scultura etrusca

Il Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia ospita una delle opere più iconiche dell’arte etrusca: i cavalli alati. Questi magnifici esemplari di scultura in terracotta risalgono al IV secolo a.C. e adornavano il frontone di un tempio dedicato probabilmente a una divinità legata alla fertilità o alla guerra. La loro imponenza e il senso di movimento che trasmettono rappresentano un esempio straordinario dell’abilità artistica etrusca.

I cavalli alati furono scoperti durante scavi archeologici nel XIX secolo e successivamente restaurati per essere esposti nel museo. La loro maestosità, unita alla straordinaria cura dei dettagli, testimonia il livello avanzato raggiunto dalla scultura etrusca.

Osservando i cavalli alati da vicino, si possono notare le linee fluide delle ali, la muscolatura potente e l’espressione quasi viva degli animali. È facile immaginare l’impatto che queste sculture dovevano avere sugli antichi devoti, simboleggiando il legame tra il mondo terreno e quello divino.

Il Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia

Il museo, situato all’interno del rinascimentale Palazzo Vitelleschi, è un vero e proprio scrigno di tesori etruschi. Le sue sale raccolgono reperti provenienti dai principali siti archeologici della zona, offrendo un quadro completo della vita, delle credenze e delle tradizioni di questa antica civiltà.

Tra le opere più significative si trovano ceramiche dipinte, urne funerarie, gioielli in oro e bronzo, e affreschi che decoravano le tombe. Ogni sala del museo permette di esplorare un aspetto diverso della cultura etrusca, dalla religione alla vita quotidiana, passando per le tecniche artistiche e i contatti commerciali con altre civiltà del Mediterraneo.

Museo Archeologico

La necropoli dei Monterozzi

La Necropoli dei Monterozzi, situata a pochi chilometri dal centro di Tarquinia, è uno dei siti archeologici più importanti al mondo. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, ospita centinaia di tombe dipinte che rappresentano una straordinaria testimonianza della cultura e della spiritualità etrusca.

Tra le tombe più famose spiccano la Tomba dei Leopardi, con le sue vivaci scene di banchetti, e la Tomba della Caccia e Pesca, che raffigura momenti di vita quotidiana in un contesto naturalistico.

Le pitture murali, con i loro colori ancora vividi, offrono uno sguardo unico sulle credenze legate all’aldilà e sulla concezione etrusca della vita e della morte.

Come arrivare a Tarquinia

Raggiungere Tarquinia per vedere i cavalli alati è semplice e offre diverse opzioni.
In auto, percorrendo l’autostrada A12 da Roma, si arriva in circa un’ora uscendo a Civitavecchia Nord e seguendo le indicazioni per la SS1 Aurelia. Da qui, Tarquinia è ben segnalata e facilmente raggiungibile.

Chi preferisce i mezzi pubblici può optare per un treno regionale in partenza da Roma Termini, con fermata alla stazione di Tarquinia. Un comodo servizio di autobus collega poi la stazione al centro storico e ai principali siti archeologici.

Cosa mangiare a Tarquinia e dintorni

Dopo aver esplorato il museo e la necropoli, una pausa culinaria è d’obbligo. Spostandosi verso il mare, è possibile gustare piatti tipici a base di pesce fresco. Tra le specialità da provare si segnalano il risotto alla pescatora, il baccalà alla tarquiniese e le zuppe di crostacei.

Per chi ama i dolci, imperdibili sono le crostate con marmellata di visciole e i biscotti secchi accompagnati da un bicchiere di vino dolce locale.

La fotografia dei cavalli alati

Durante la visita al Museo Archeologico, ho avuto il privilegio di fotografare i cavalli alati in tutto il loro splendore. Per catturare i dettagli di questa straordinaria opera d’arte, ho utilizzato una Fuji X-T3 con obiettivo Fujifilm XF18-135mm F3.5-5.6R LM OIS WR. Le impostazioni della macchina erano: ISO 640, focale 55mm, apertura f/4 e tempo di scatto 1/60s.

Ho scelto queste impostazioni per bilanciare al meglio la luce artificiale della sala e ottenere un’immagine nitida che mettesse in risalto le linee fluide e la texture della terracotta. Grazie alla stabilizzazione dell’obiettivo, è stato possibile scattare a mano libera senza sacrificare la qualità dell’immagine.

Pianifica la tua visita

Per evitare lunghe attese e garantire una visita senza intoppi, è consigliabile acquistare i biglietti online. Puoi farlo direttamente dal sito ufficiale, che offre anche informazioni utili sugli orari e le visite guidate.
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Tarquinia è un luogo che incanta

Tarquinia è un luogo che incanta per la sua storia, i suoi paesaggi e la sua straordinaria offerta culturale. I cavalli alati, insieme alla necropoli e agli altri tesori etruschi, rappresentano una finestra unica su una civiltà che continua a stupire per la sua modernità e raffinatezza. Una visita qui non è solo un viaggio nel passato, ma un’esperienza che arricchisce lo spirito e la mente.

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