Arezzo e la Giostra del Saracino: un tuffo nel Medioevo nel cuore della Toscana

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Arezzo e la Giostra del Saracino: un tuffo nel Medioevo nel cuore della Toscana
Guida dettagliata alla scoperta di Arezzo e della Giostra del Saracino, con informazioni storiche, curiosità sull’evento, consigli su come arrivare da Roma e un focus fotografico su uno scatto realizzato con Fuji X-T2. Un viaggio tra tradizione, emozione e fotografia d’autore nel cuore della Toscana.

Arezzo è una di quelle città che sembrano essere nate per sorprendere. Racchiusa tra le morbide colline della Toscana sud-orientale, ha un’anima doppia: raffinata e colta, ma anche popolare e orgogliosa. Passeggiare nel centro storico è come sfogliare un libro illustrato di storia dell’arte: si passa da chiese romaniche a palazzi rinascimentali, da botteghe orafe a scorci medievali, come se ogni pietra volesse raccontarti qualcosa. E non a caso, Arezzo ha dato i natali a Giorgio Vasari, autore delle celebri “Vite” degli artisti, e ha fatto da scenografia al capolavoro di Benigni La vita è bella.

La Chiesa di Santa Maria della Pieve ad Arezzo

Ma se c’è un momento in cui Arezzo si trasforma davvero, è quando torna indietro nel tempo e si immerge nel Medioevo con la Giostra del Saracino, uno degli eventi storici più emozionanti d’Italia.

La Giostra del Saracino: spirito cavalleresco in piazza

La Giostra del Saracino è molto più di una rievocazione storica. È un rito collettivo, un’esplosione di passione popolare, un torneo che affonda le sue radici nel XIII secolo, quando i cavalieri si esercitavano a colpire un bersaglio simulando un combattimento contro i “nemici della cristianità”.

Oggi, la giostra si svolge due volte l’anno: la penultima domenica di giugno, in edizione notturna (la “Giostra di San Donato”), e il primo sabato di settembre, in edizione diurna. Le date possono leggermente variare, ma la piazza resta sempre la stessa: Piazza Grande, una delle più belle d’Italia, con il suo profilo inclinato e l’inconfondibile loggiato vasariano che sovrasta la scena.

Come funziona la Giostra

Il meccanismo della Giostra del Saracino è tanto semplice quanto spettacolare. I protagonisti sono otto cavalieri, due per ciascuno dei quattro quartieri della città: Porta Crucifera (rossi-verdi), Porta del Foro (giallo-cremisi), Porta Sant’Andrea (bianco-verdi) e Porta Santo Spirito (giallo-blu).

I cavalieri, lanciati al galoppo, devono colpire con la loro lancia il bersaglio posto sullo scudo del Buratto, una statua rotante che rappresenta un saraceno armato di mazza. Il punteggio dipende dalla precisione del colpo, ma anche dalla capacità di evitare il contrattacco del Buratto, che ruota su sé stesso e può colpire il cavaliere se questi non si allontana in tempo.

Tutto questo avviene in un’atmosfera tesissima, scandita dai rulli dei tamburi, dal silenzio del pubblico, dalle urla dei quartieristi e dai colori sfavillanti dei costumi storici, realizzati con una cura maniacale. La Giostra è preceduta da un magnifico corteo storico con oltre 300 figuranti: dame, armigeri, alfieri, musici… un tripudio di tradizione che travolge.

Come arrivare ad Arezzo partendo da Roma: guida passo passo

Se ti trovi a Roma e vuoi vivere la magia della Giostra del Saracino, sappi che raggiungere Arezzo è facile e comodo, sia in treno che in auto.

In treno

È probabilmente la soluzione migliore, soprattutto nei giorni della Giostra, quando il centro di Arezzo è chiuso al traffico e i parcheggi possono essere pieni già dal mattino.

  • Dalla Stazione Termini o da Roma Tiburtina, puoi prendere un treno diretto Frecciarossa o Intercity per Arezzo. Il viaggio dura circa 1 ora e 10 minuti con l’alta velocità, oppure 2 ore e 15 minuti con i regionali.

  • Una volta arrivato alla Stazione di Arezzo, ti basta una passeggiata di 15-20 minuti per raggiungere Piazza Grande, attraversando il corso principale e immergendoti poco a poco nell’atmosfera storica della città.

In auto

Se preferisci viaggiare con la tua auto, e magari visitare anche i borghi nei dintorni di Arezzo, ecco l’itinerario:

  • Parti da Roma e prendi l’autostrada A1/E35 in direzione Firenze.

  • Uscita consigliata: Arezzo, dopo circa 190 km (2 ore e 10 minuti).

  • Segui le indicazioni per il centro città. Nei giorni della Giostra, cerca parcheggio nelle aree periferiche e utilizza eventualmente navette o fai una passeggiata fino al centro.

Il mio scatto: un istante di tensione catturato nel cuore della Giostra

Durante la mia ultima visita alla Giostra del Saracino, ho portato con me la Fujifilm X-T2 equipaggiata con il Fujifilm XF55-200mm F3.5-4.8 R LM OIS WR. Sapevo che avrei dovuto scattare a distanza, in condizioni non sempre ottimali di luce e con soggetti in rapido movimento.

Per questa foto ho utilizzato le seguenti impostazioni:
ISO 200 – 200mm – 0EV – f/4.8 – 1/125s

La scena che ho catturato è di una potenza silenziosa: un giovane cavaliere in abito storico, immortalato di profilo mentre lancia uno sguardo verso l’obiettivo, quasi inconsapevole. Il viso è serio, concentrato, lo sguardo assorto e profondo. Sulla testa porta il copricapo del suo quartiere, la concentrazione è carica di tensione.

Accanto a lui, il profilo del cavallo: potente, paziente, con le orecchie dritte, in ascolto. La composizione è stretta, intima, quasi cinematografica. Ho scelto un bianco e nero deciso, per esaltare la grana della pelle, la trama del tessuto, i dettagli del manto del cavallo. Lo sfondo, sfocato e pieno di figure in costume, crea un contrasto perfetto con la nettezza del primo piano.

Questa foto per me racconta la dimensione umana della Giostra. Non è l’istante eroico del colpo al Buratto, ma il momento prima: l’attesa, il respiro, il silenzio che precede il galoppo. E in quello sguardo c’è tutta la consapevolezza del ruolo, la tensione dell’onore, la tradizione che pesa sulle spalle di chi indossa quei colori. Un attimo sospeso nel tempo, come Arezzo stessa durante la Giostra.

Quando andare e dove fermarsi

Se vuoi goderti al meglio l’esperienza della Giostra del Saracino, ti consiglio di arrivare il giorno prima dell’evento. Questo ti permetterà di assistere alle prove generali, visitare il centro storico con calma e magari cenare in una delle taverne dei quartieri, dove l’atmosfera è già elettrica.

Per dormire, Arezzo offre un’ampia scelta: B&B nel centro storico, agriturismi nelle colline circostanti, oppure hotel più moderni vicino alla stazione. Se cerchi qualcosa di davvero particolare, prova un soggiorno in una delle dimore storiche ristrutturate: sarai immerso nella storia, anche di notte.

Arezzo non è solo la Giostra

Arezzo non è solo la Giostra. È anche il crocevia di un’Italia che si lascia scoprire lentamente, tra arte, tradizione, cucina e paesaggi mozzafiato. Ma se hai voglia di sentire il battito della città, di mescolarti tra i colori e le urla, di vivere un’esperienza che non ha bisogno di effetti speciali, allora vieni durante la Giostra del Saracino.

Porta la tua macchina fotografica, il cuore aperto e lasciati trasportare: Arezzo ti aspetta, a cavallo tra storia e leggenda.

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