San Quirico d’Orcia è uno di quei luoghi che non si dimenticano. Un borgo di pietra dorata immerso nella magia senza tempo della Val d’Orcia, patrimonio mondiale dell’UNESCO. Passeggiando per le sue vie silenziose, tra palazzi medievali, antiche chiese romaniche e giardini nascosti, si ha la netta sensazione di essere sospesi in un’altra epoca. Un tempo in cui la bellezza aveva un ritmo più lento, più umano. San Quirico è piccolo, eppure sorprendentemente ricco: qui si incontrano storia, arte e paesaggio in un equilibrio perfetto, dove ogni angolo regala una cartolina.
Le sue origini risalgono all’epoca etrusca, ma è nel Medioevo che il borgo prende forma, diventando un importante punto di sosta lungo la Via Francigena. Ancora oggi, il passaggio dei pellegrini lascia un’eco discreta che si respira nelle strade acciottolate e nei portoni antichi. La Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta, con la sua facciata romanica e i portali scolpiti, è uno dei simboli del paese, così come gli Horti Leonini, un giardino all’italiana incastonato tra le mura rinascimentali, perfetto per una pausa all’ombra.
Val d’Orcia, un paesaggio che sembra dipinto
San Quirico è il cuore pulsante della Val d’Orcia, quella terra poetica che ha ispirato pittori rinascimentali, poeti e cineasti. Le colline morbide, i cipressi che danzano col vento, i casolari isolati sotto cieli vasti: tutto contribuisce a creare un’atmosfera surreale e struggente. Se vuoi scoprire l’anima più vera di questa zona, ti consiglio di leggere anche l’articolo dedicato alla valle: Val d’Orcia, l’anima della Toscana tra colline e poesia.
Come arrivare a San Quirico d’Orcia da Roma: guida dettagliata e itinerario
Raggiungere San Quirico d’Orcia da Roma è un’esperienza di viaggio già di per sé affascinante. Se parti in auto, il tragitto dura circa 2 ore e 45 minuti, con paesaggi che cambiano gradualmente dal caos urbano alle dolci curve delle colline senesi. Il percorso più diretto è questo:
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Prendi l’autostrada A1 in direzione Firenze.
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Esci a Chiusi-Chianciano Terme.
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Prosegui seguendo le indicazioni per Montepulciano e poi per Pienza.
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Una volta superata Pienza, bastano pochi chilometri per arrivare a San Quirico.
Ecco l’itinerario su Google Maps che puoi seguire: Itinerario Roma – San Quirico d’Orcia
In alternativa, è possibile raggiungere la zona anche in treno, scendendo alla stazione di Chiusi-Chianciano Terme e poi proseguendo in autobus o con un’auto a noleggio. Tuttavia, per goderti appieno il paesaggio e muoverti liberamente tra i borghi della Val d’Orcia, ti consiglio vivamente l’auto.
Fotografare San Quirico: la magia in uno scatto
Questa foto l’ho scattata con una Nikon D5000 e un obiettivo grandangolare Sigma 10-20mm f/4-5.6 EX DC HSM, impostando ISO 2000, lunghezza focale 20mm, esposizione 0EV, apertura f/10 e tempo di scatto 1/1250s. La luce era fioca, filtrata da nuvole basse e pesanti, ma proprio per questo il contrasto tra le pietre e il cielo mi ha ispirato a usare il bianco e nero.
L’inquadratura guarda verso la Collegiata, incorniciata da due file di edifici in pietra che sembrano condurre l’occhio in una lenta marcia verso il passato. I tavolini vuoti, le bandiere mosse dal vento, le finestre chiuse: ogni elemento evoca un senso di sospensione, di attesa. Ho voluto raccontare un borgo nel suo tempo più intimo, quando il turismo tace e resta solo la sua anima antica.
Val d’Orcia d’estate: cosa portare per un viaggio comodo e consapevole
Se decidi di visitare San Quirico e la Val d’Orcia d’estate, preparati a temperature calde e giornate lunghissime. Le passeggiate tra i borghi, le escursioni tra le colline o le soste fotografiche sotto il sole richiedono abbigliamento adeguato. Porta con te vestiti leggeri ma traspiranti, preferibilmente in lino o cotone chiaro. Un cappello a tesa larga è fondamentale, così come un paio di occhiali da sole con filtro UV. Mai dimenticare la borraccia termica: le fontane di paese offrono acqua fresca, ma è sempre bene avere una scorta personale, specie durante le camminate fuori dal centro abitato.
Le scarpe devono essere comode, possibilmente da trekking leggero o da cammino urbano, perché anche le strade acciottolate possono affaticare i piedi. Se sei appassionato di fotografia, proteggi la tua attrezzatura con zaini tecnici e filtri per l’obiettivo: la luce d’estate è intensa e imprevedibile.