La chiesa di San Biagio a Montepulciano: un capolavoro rinascimentale immerso nella Toscana

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La chiesa di San Biagio a Montepulciano: un capolavoro rinascimentale immerso nella Toscana
La chiesa di San Biagio, capolavoro rinascimentale immerso nella campagna di Montepulciano, racconta storia, fede e arte tra scorci mozzafiato; scopri come raggiungerla, cosa vedere nei dintorni e cosa assaggiare per vivere la Toscana più autentica.

Quando penso a Montepulciano, una delle prime immagini che mi scorrono davanti agli occhi è la chiesa di San Biagio, che svetta maestosa ai piedi della collina, quasi a voler abbracciare con la sua imponenza la campagna toscana. Oggi voglio portarti proprio qui, in questo angolo di meraviglia rinascimentale, raccontandoti la sua storia, cosa vedere nei dintorni, dove mangiare tipico e soprattutto come arrivarci con tutte le dritte più pratiche. E alla fine ti parlo anche dello scatto che ho realizzato, così se ami la fotografia puoi prendere spunto per la tua prossima gita.

La storia della chiesa di San Biagio

La chiesa di San Biagio è un vero gioiello del Rinascimento toscano. Progettata da Antonio da Sangallo il Vecchio, fu iniziata nel 1518 e terminata attorno al 1545, in un’epoca in cui Montepulciano viveva un grande fermento artistico e culturale. Il progetto era estremamente ambizioso: un tempio a croce greca sormontato da una magnifica cupola, destinato a diventare simbolo di devozione e di bellezza architettonica.

Una leggenda narra che l’immagine della Madonna affrescata su una parete dell’antica pieve, poi inglobata nella nuova costruzione, avesse compiuto un miracolo, attirando folle di pellegrini. Questo spinse i cittadini a commissionare una chiesa degna di accogliere la venerazione popolare. Il risultato fu un capolavoro in travertino, con proporzioni eleganti e una posizione scenografica che la rende visibile da lontano, immersa in un paesaggio che sembra un dipinto.

Montepulciano - Chiesa di San Biagio

Un tuffo a Montepulciano

Montepulciano è una delle perle della Val di Chiana senese, arroccata su una collina a circa 600 metri di altitudine. Il borgo medievale e rinascimentale è noto in tutto il mondo per il suo Vino Nobile, una vera icona del made in Italy, ma anche per i suoi palazzi storici e le chiese spettacolari, quindi dopo aver visto la chiesa di San Biagio vi consiglio anche una gita al paese.

Gironzolare per il centro storico di Montepulciano è come fare un viaggio nel tempo. Piazza Grande, con il Palazzo Comunale che ricorda un po’ Palazzo Vecchio di Firenze, è uno degli scorci più belli da fotografare. La Cattedrale di Santa Maria Assunta, i vicoli lastricati in pietra, le piccole botteghe artigiane e le cantine scavate nel tufo: ogni angolo ti racconta storie di secoli di arte e cultura.

Cosa vedere nei dintorni di San Biagio

Oltre la chiesa di San Biagio, che merita una visita approfondita sia all’esterno sia all’interno, ti consiglio di percorrere a piedi il breve sentiero che risale verso la porta Gracciano: da lì puoi esplorare il borgo a ritmo lento. Lungo la strada puoi fermarti a goderti il panorama sui vigneti, perfetti per qualche scatto suggestivo.

Non dimenticare la Fortezza Medicea, oggi sede di eventi culturali e degustazioni, e le storiche cantine del Vino Nobile, molte delle quali visitabili con tour guidati. E poi, se hai tempo, fai un salto a Monticchiello, frazione suggestiva con un centro storico minuscolo ma di grande fascino.

Sapori tipici da gustare

A Montepulciano si mangia divinamente, inutile girarci attorno. Qui la cucina è quella tradizionale toscana, robusta e sincera. Devi assolutamente provare i pici al ragù di anatra o all’aglione, una pasta spessa fatta a mano che racconta la vera anima contadina della zona.

Altre delizie che non puoi lasciarti scappare sono la bistecca alla fiorentina (in versione chianina, se vuoi la massima qualità), i crostini neri con fegatini di pollo, la ribollita nelle stagioni fredde e, naturalmente, una bottiglia di Vino Nobile di Montepulciano, che qui è di casa.

Se ti piace fare una merenda veloce tra una passeggiata e l’altra, prova la finocchiona con pane toscano, accompagnata magari da un bicchiere di rosso giovane, poi sarete in grado di visitare tutto quello che c’è da vedere compresa la chiesa di San Biagio.

Come arrivare da Roma alla chiesa di San Biagio

Se parti da Roma, il modo più pratico per raggiungere la chiesa di San Biagio è senza dubbio l’automobile. Ti consiglio di prendere l’autostrada A1 in direzione Firenze, un’arteria veloce e diretta che ti permette di macinare chilometri senza complicazioni. Dopo circa 160 chilometri di viaggio, devi uscire al casello di Valdichiana-Bettolle, punto strategico per entrare nel cuore della Toscana. Da qui inizia la parte più panoramica e piacevole del percorso: la superstrada verso Siena ti accompagna in un paesaggio di colline dolci e filari di cipressi, fino a trovare le indicazioni per Torrita di Siena.

È importante prestare attenzione ai bivi in questa zona, perché durante la stagione turistica, specie in estate, le code possono allungarsi nei pressi di Chianciano Terme. Una volta oltrepassata Torrita di Siena, la Strada Provinciale 146 (SP146) ti guida attraverso scorci incantevoli di vigneti e uliveti, con il profilo di Montepulciano che si staglia sempre più vicino all’orizzonte.

Ultimi chilometri verso San Biagio

Percorrendo la SP146, noterai immediatamente i cartelli marroni che segnalano “Tempio di San Biagio”, poco prima di raggiungere le mura del borgo. La chiesa di San Biagio si trova in una posizione scenografica, leggermente distaccata dal centro storico, su un ampio piazzale che la rende visibile e facilmente accessibile. Nelle vicinanze è presente un parcheggio comodo per lasciare l’auto e raggiungere l’ingresso della chiesa in pochi passi. Il tragitto da Roma complessivamente è di circa 185 chilometri, percorribili in circa due ore e venti minuti in condizioni normali di traffico.

Un consiglio personale: cerca di partire la mattina presto per evitare la congestione di traffico sulla A1 nei fine settimana o nei giorni festivi. In questo modo viaggerai più rilassato e potrai goderti qualche sosta lungo la strada.

In treno e autobus: una valida alternativa

Se non ami guidare, puoi tranquillamente scegliere il treno. Il collegamento ferroviario più utile è quello Roma-Firenze, con fermata a Chiusi-Chianciano Terme, che dista circa 30 chilometri da Montepulciano. Una volta arrivato alla stazione di Chiusi, puoi proseguire con gli autobus di linea Tiemme, che collegano regolarmente la stazione con Montepulciano centro in circa 45 minuti di viaggio.

Questa opzione è perfetta per chi preferisce spostarsi senza lo stress del traffico e magari leggere un libro durante il tragitto. Naturalmente dovrai pianificare con attenzione gli orari dei treni e degli autobus per non rischiare lunghe attese tra una coincidenza e l’altra, ma la comodità è comunque buona.

Qualche consiglio in più per il viaggio

Personalmente suggerisco sempre di muoversi in auto, perché la bellezza della campagna toscana merita di essere esplorata con calma, fermandosi dove il cuore lo desidera. Lungo la strada potresti voler scoprire piccole aziende agricole, agriturismi con degustazioni di vino, oppure concederti una deviazione verso Cetona o Sarteano, borghi dal fascino meno conosciuto ma altrettanto prezioso.

Se ti servono informazioni più dettagliate, ad esempio sulle soste migliori per fare rifornimento, sui parcheggi liberi a Montepulciano o su eventuali deviazioni panoramiche, scrivimi pure. Sarò felice di darti una mano a pianificare al meglio ogni curva e ogni momento del tuo itinerario verso questo tempio meraviglioso.

Il mio scatto

Per raccontare la chiesa di San Biagio, la sua potenza e la sua eleganza ho voluto cercare un punto di vista che esaltasse sia la facciata che il campanile, sfruttando la luce del primo pomeriggio e il contrasto con un cielo pieno di nuvole cariche di dramma. Ho usato la mia Fuji X-T2 con obiettivo Fujifilm XF18-55mm F2.8-4R LM OIS WR, impostata su ISO 250, 10mm, 0EV, f/9, 1/250s.

La scelta del grandangolo a 10mm mi ha permesso di includere tutta la mole della chiesa senza tagliarla, mentre il diaframma a f/9 ha reso nitido ogni dettaglio della facciata in travertino. Ho voluto mantenere una profondità di campo ampia per dare risalto anche al cielo, che con quelle nuvole quasi teatrali contribuisce a sottolineare la monumentalità dell’edificio.

La resa in bianco e nero per la chiesa di San Biagio, in post-produzione, è stata la ciliegina sulla torta: ho accentuato il contrasto per far emergere le venature della pietra e la drammaticità del cielo, trasformando lo scatto in un racconto visivo che parla di storia, fede e architettura.

Descrivere la foto

Se guardi con calma la chiesa di San Biagio, noterai come il campanile, con la sua cuspide svettante, dialoga in armonia con la cupola centrale, creando un equilibrio quasi perfetto tra verticalità e rotondità. La facciata a timpano, con il portale sormontato da una cornice semplice ma elegante, trasmette un senso di solidità rinascimentale.

L’effetto delle nuvole che scorrono dietro la chiesa regala un’atmosfera quasi epica, facendo sembrare San Biagio un faro di pietra capace di sfidare il tempo. Ho voluto dare importanza ai contrasti proprio per esaltare questa sensazione di eterno, di monumento che resta saldo mentre tutto intorno cambia.

Perché visitarla

San Biagio non è soltanto una meta per appassionati di architettura, ma un luogo dove si respira la spiritualità e l’orgoglio di un intero territorio. È un simbolo di Montepulciano, uno di quei punti che, una volta arrivato, ti fanno pensare: ok, questa è la Toscana che sognavo.

Tra il suono delle cicale d’estate, l’odore di erba e di vino nell’aria e quella pietra calda che cambia colore con la luce, sarà impossibile non portarti a casa un ricordo indelebile. E magari anche qualche scatto che, come il mio, racconti la storia di questo luogo straordinario.

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