Abbazia di Montecassino, dalla distruzione alla rinascita

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Abbazia di Montecassino
La storia della distruzione e rinascita dell'Abbazia di Montecassino, come raggiungerla da Roma, i piatti tipici da gustare nei dintorni e dettagli fotografici del chiostro d'ingresso scattati con la Nikon D5000.
L’Abbazia di Montecassino ha una storia lunga e complessa, segnata da momenti di gloria e devastazione. Uno degli eventi più tragici è stato il bombardamento del 15 febbraio 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale. L’abbazia, che era considerata un simbolo spirituale e culturale, fu quasi completamente distrutta. Le forze alleate, erroneamente convinte che l’edificio fosse utilizzato dalle truppe tedesche come roccaforte, decisero di raderlo al suolo. Tuttavia, questa decisione fu presa con l’intento di proteggere i soldati, ma si rivelò inutile, poiché l’abbazia non ospitava militari tedeschi in quel momento.Dopo la guerra, l’abbazia fu completamente ricostruita seguendo i progetti originali, grazie a un meticoloso lavoro di restauro che ha restituito a Montecassino la sua bellezza originaria. Oggi, l’abbazia è un simbolo di pace e rinascita, un luogo dove i visitatori possono riflettere sulla tragicità della guerra ma anche sulla capacità umana di ricostruire.

Abbazia di Montecassino

Come arrivare all’Abbazia di Montecassino da Roma

Raggiungere l’Abbazia di Montecassino da Roma è relativamente semplice. In auto, è possibile prendere l’autostrada A1 in direzione sud e uscire a Cassino. Da lì, seguendo le indicazioni per l’abbazia, si arriva in circa 10 minuti. Per chi preferisce i mezzi pubblici, ci sono treni regolari dalla stazione di Roma Termini che arrivano a Cassino in circa un’ora e mezza. Una volta a Cassino, si può prendere un autobus o un taxi per raggiungere l’abbazia di Montecassino, situata sulla cima di una collina che domina la città.

Cosa mangiare nei dintorni

I dintorni dell’abbazia di Montecassino offrono numerose opportunità per gustare la cucina tipica ciociara. Tra i piatti da non perdere ci sono la “pasta e fagioli”, preparata con ingredienti semplici ma saporiti, e il “timballo alla Bonifacio VIII”, un piatto ricco e gustoso a base di pasta e carne. Non mancano anche formaggi locali, come il pecorino, e dolci tradizionali, come le “ciambelle al vino”. Per chi ama il vino, la zona offre una buona selezione di vini locali, perfetti per accompagnare i piatti della tradizione.

Fotografare il Chiostro di Ingresso

Durante la mia visita all’abbazia, ho scattato una foto del suggestivo chiostro di ingresso, un esempio di architettura rinascimentale che invita al silenzio e alla riflessione. Per catturare al meglio la luce e i dettagli architettonici, ho utilizzato la mia Nikon D5000 con un obiettivo Nikkor AF-S DX VR Zoom 18-55mm f/3.5-5.6G. Ho impostato la fotocamera su ISO 450, con un’apertura di f/13 per ottenere una buona profondità di campo e un tempo di esposizione di 1/200s per evitare qualsiasi movimento della fotocamera. L’esposizione è stata mantenuta a 0EV per garantire un’immagine bilanciata.

Per approfondire

Se desideri saperne di più sulla storia dell’abbazia e sulla sua importanza spirituale e culturale, puoi consultare il sito ufficiale di Wikipedia sull’Abbazia di Montecassino.

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