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ToggleAvignone, conosciuta anche come la “Città dei Papi”, è una delle città più affascinanti della Provenza, nella Francia meridionale. La città è rinomata per il suo ruolo storico nel XIV secolo, quando i papi vi trasferirono la loro sede da Roma, dando inizio a un periodo di grande splendore. Il monumentale Palais des Papes, che domina il centro storico di Avignone, è una testimonianza di quell’epoca di ricchezza e potere ecclesiastico.
Oltre al palazzo, Avignone vanta altre importanti attrazioni come il famoso Pont Saint-Bénézet, meglio conosciuto come il “Ponte di Avignone”, e le sue fortificazioni medievali che circondano la città, offrendo uno sguardo affascinante sulla vita e l’architettura del Medioevo.
Oggi Avignone è una città vivace che mescola storia e modernità. Il centro storico è ricco di caffè, ristoranti e boutique che attirano turisti da tutto il mondo, rendendola una destinazione perfetta per chi cerca cultura, arte e una ricca eredità architettonica.
I Gargoyle nel Medioevo: cosa sono e come venivano utilizzati
I gargoyle sono tra gli elementi architettonici più misteriosi e affascinanti del Medioevo per i loro dettagli vere e proprie opere d’arte. Queste sculture sporgenti, spesso raffiguranti creature mostruose o figure grottesche, non erano soltanto elementi decorativi, ma avevano anche una funzione pratica. Nati come parte integrante dei sistemi di drenaggio degli edifici, i gargoyle venivano utilizzati per convogliare l’acqua piovana lontano dalle pareti delle chiese e dei palazzi, prevenendo l’erosione della pietra.
Il termine “gargoyle” deriva dal francese gargouille, che significa “gola” o “gargano”, riferendosi al suono gorgogliante dell’acqua che scorreva attraverso queste sculture. La loro funzione di scolo si mescolava a una dimensione simbolica: le forme mostruose dovevano rappresentare le forze del male sconfitte dalla purezza della Chiesa, proteggendo così i fedeli.
Nel corso dei secoli, i gargoyle sono diventati parte integrante dell’estetica gotica, simboli della creatività artistica medievale e della continua tensione tra il bene e il male, il sacro e il profano.
Come arrivare ad Avignone da Roma
Se parti da Roma e desideri visitare Avignone, hai diverse opzioni di viaggio. Il modo più veloce è volare da Roma a Marsiglia o Parigi, per poi prendere un treno ad alta velocità o un autobus verso Avignone. I voli possono essere facilmente confrontati utilizzando piattaforme come Skyscanner, che ti permettono di trovare le migliori offerte per voli diretti o con scalo.
In alternativa, se ami viaggiare in treno, puoi prendere un treno da Roma a Milano e da lì continuare con un TGV verso Avignone. Anche se questa opzione richiede più tempo, offre l’opportunità di ammirare i paesaggi italiani e francesi durante il tragitto.
Dove soggiornare e cosa mangiare ad Avignone
Avignone offre una vasta gamma di opzioni per il soggiorno, che si adattano a tutte le esigenze e i budget. Per chi desidera un’esperienza autentica, ci sono numerosi chambres d’hôtes (B&B) nel centro storico, spesso ospitati in antichi edifici medievali. Se preferisci il comfort di un hotel, ci sono diverse strutture di fascia alta che offrono vista sul Rodano e servizi di lusso.
Quanto al cibo, la cucina provenzale è famosa per i suoi sapori freschi e mediterranei. I piatti tipici includono il Daube, uno stufato di manzo cotto lentamente nel vino rosso, e la Ratatouille, una combinazione di verdure stufate con erbe aromatiche. Non perderti l’opportunità di assaporare i formaggi locali accompagnati da un bicchiere di vino rosso della Valle del Rodano.
Come ho scattato la foto dei Gargoyle
Durante la mia visita ad Avignone, ho voluto immortalare i dettagli dei magnifici gargoyle che adornano il Palais des Papes. Per fare ciò, ho utilizzato la mia fidata Nikon D5000, abbinata a un obiettivo Sigma 70-300mm F4-5.6 DG Macro HSM. Questo setup mi ha permesso di catturare sia la distanza che i dettagli, grazie alla capacità macro dell’obiettivo.
Le impostazioni che ho utilizzato per lo scatto sono state: ISO 200, lunghezza focale di 200mm, apertura f/7.1 e una velocità dell’otturatore di 1/500s. Queste impostazioni hanno garantito una nitidezza impeccabile, permettendomi di catturare le intricate sculture, nonostante la luce del pomeriggio fosse variabile. Il risultato è una foto che mette in risalto l’impressionante lavoro artigianale di questi elementi architettonici, rivelando la complessità e la bellezza della scultura gotica.