Indice dei paragrafi
ToggleSe c’è un luogo a Roma capace di racchiudere in un solo colpo d’occhio la potenza della storia, la spiritualità profonda e l’incanto estetico, è senza dubbio la Basilica di Santa Francesca Romana. Ogni volta che torno in questa zona del Foro Romano, sento come se il tempo rallentasse, come se potessi ascoltare le voci degli antichi, i passi dei pellegrini, il suono delle campane che si mescola con il vento.
In questo articolo voglio portarvi proprio lì, tra le rovine e la bellezza eterna di Roma, per raccontarvi la storia e l’anima di questa chiesa straordinaria e condividere con voi anche uno scatto a cui tengo moltissimo.
La storia millenaria della basilica
La Basilica di Santa Francesca Romana non è solo una chiesa: è una stratificazione di epoche, una testimonianza viva della trasformazione di Roma nei secoli. Sorge nel cuore dell’antico Foro Romano, uno dei luoghi più iconici della capitale, e la sua origine risale al IX secolo. Inizialmente dedicata a Santa Maria Nova, venne successivamente intitolata a Francesca Bussa de’ Leoni, meglio conosciuta come Santa Francesca Romana, religiosa vissuta nel XV secolo, proclamata santa nel 1608 e patrona di Roma insieme a San Pietro e San Paolo.
Santa Francesca Romana fu una figura straordinaria, fondatrice di una congregazione di oblati e molto amata dal popolo per la sua dedizione ai poveri e agli ammalati. Le sue reliquie sono custodite proprio sotto l’altare maggiore della basilica, rendendola una meta spirituale per molti fedeli.
Dove si trova e come visitarla
La Basilica di Santa Francesca Romana si trova in una posizione mozzafiato, affacciata direttamente sul Foro Romano e alle spalle del Colosseo. È uno di quei luoghi che spesso passano inosservati rispetto ad attrazioni più famose, e proprio per questo è in grado di regalare esperienze più intime e autentiche.
L’ingresso alla Basilica di Santa Francesca Romana è gratuito e l’accesso avviene da Via dei Fori Imperiali, all’altezza del Tempio di Venere e Roma. Il momento migliore per visitarla, a mio avviso, è il tardo pomeriggio, quando la luce comincia a farsi più calda e avvolgente, e i turisti iniziano a diradarsi. È in quell’istante che la facciata barocca della basilica, con le sue statue e i suoi dettagli architettonici, sembra prendere vita.
Per informazioni aggiornate sugli orari e sugli eventi liturgici, vi consiglio di consultare il sito ufficiale della Diocesi di Roma: https://www.diocesidiroma.it
Come arrivare a Santa Francesca Romana
Raggiungere la Basilica di Santa Francesca Romana è molto semplice. Se vi trovate già nel centro di Roma, potete arrivarci a piedi con una passeggiata che vale da sola il viaggio. Altrimenti, la fermata metro più vicina è “Colosseo” (linea B), a meno di cinque minuti a piedi.
Se vi muovete in autobus, diverse linee fermano lungo Via dei Fori Imperiali o in prossimità del Colosseo. Consiglio di evitarla nei weekend molto affollati, o di andarci di prima mattina per godersi il silenzio della Roma antica che ancora respira tra quelle pietre.
Un sapore tipico dopo la visita
Dopo aver camminato tra i sanpietrini e respirato la storia, viene naturale cercare un posto dove assaporare qualcosa di autentico. Nei dintorni della Basilica di Santa Francesca Romana non mancano le trattorie storiche e i ristoranti con vista sul Colosseo. Io, personalmente, non rinuncio mai a una cacio e pepe ben fatta, magari accompagnata da un bicchiere di Cesanese. Anche una buona carbonara o un classico carciofo alla romana, se siete in stagione, sanno completare alla perfezione un pomeriggio tra arte e fede. Se avete voglia di dolce, un maritozzo con la panna è sempre una garanzia.
Lo scatto: la mia fotografia di Santa Francesca Romana
Quando ho scattato la foto che vedete qui sopra, ero in uno di quei momenti in cui la luce cambia all’improvviso. Le nuvole correvano nel cielo e il sole filtrava in tagli dorati e drammatici, creando una tensione quasi cinematografica. Era il momento perfetto.
Ho usato una Xiaomi YI M1, una mirrorless compatta che porto spesso nei miei viaggi più leggeri, montando un obiettivo Xiao Yi 12-40mm F3.5-5.6. Ho impostato la fotocamera a ISO 110, con una focale di 4,5mm, apertura f/1,8 e un tempo di scatto rapidissimo, 1/2660, per congelare l’atmosfera senza rischio di mosso.
La scelta del bianco e nero non è casuale. Volevo restituire l’eternità del luogo, togliendo il colore per concentrarmi su texture, contrasti e dettagli architettonici. La torre campanaria romanica svetta come una sentinella, mentre la facciata barocca, con le sue statue in pietra, sembra emergere come in un sogno. Il cielo drammatico ha fatto il resto. È uno di quegli scatti che racchiudono un sentimento più che un’immagine: quello di trovarsi nel cuore del mondo antico, nel silenzio di un tempo sospeso.
Perché vale la pena fermarsi qui
Roma è una città in cui ogni angolo racconta una storia, ma la Basilica di Santa Francesca Romana riesce a farlo con una grazia e una forza rara. È un luogo dove convivono le rovine e la fede, la memoria e la contemplazione. Non è solo una tappa da “spuntare” sulla lista delle cose da vedere, ma un punto dove soffermarsi, magari seduti su una panchina a guardare il tramonto, lasciandosi ispirare dalla forza della bellezza.
Ogni viaggio a Roma, per me, ha bisogno di passare da qui. Perché è nel cuore della città, ma anche un po’ fuori dal tempo. Perché sa accogliere senza clamore, ma lascia un’impronta che resta dentro. E perché, infine, è uno dei luoghi che ogni fotografo, viaggiatore o semplice curioso dovrebbe conoscere, sentire, vivere.
Se passate da Roma, fateci un salto. E magari, se vi va, scrivetemi per raccontarmi la vostra esperienza