Bioparco di Roma: lo scatto perfetto ti aspetta dietro l’angolo

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Bioparco di Roma: lo scatto perfetto ti aspetta dietro l’angolo
Una giornata al Bioparco di Roma può regalarti scatti inaspettati: ecco perché dovresti avere sempre la macchina fotografica pronta. Ti racconto l’esperienza di un incontro fugace con uno scoiattolo e come l’ho immortalato al volo.

Non so se ti è mai capitato, ma io ho imparato a mie spese che la natura non ti aspetta. O sei pronto, oppure perdi lo scatto. Ecco perché oggi voglio raccontarti una scena che ho vissuto al Bioparco di Roma, una di quelle che durano un secondo e ti lasciano il sorriso per tutto il giorno.

Un angolo selvaggio nel cuore di Roma

Il Bioparco è uno dei miei posti preferiti per scattare. Non tanto perché ci siano animali “da copertina”, ma per l’atmosfera che si respira. Siamo a Villa Borghese, in pieno centro città, ma appena entri al Bioparco ti sembra di essere in un’altra dimensione. Non è solo uno zoo: è un luogo dove convivono progetti di conservazione, educazione e — se sei come me — anche tanto amore per la fotografia.

Ci vado spesso, anche solo per camminare e rilassarmi. Ma quando ho la reflex con me, diventa tutta un’altra storia. Ogni angolo può trasformarsi in un set, e ogni animale può regalarti una scena irripetibile.

Come arrivare e dove parcheggiare (senza stress)

Se ti stai chiedendo come arrivare al Bioparco senza perderti per le strade di Roma, ti do un paio di dritte utili. Il Bioparco si trova all’interno di Villa Borghese, in Viale del Giardino Zoologico 20. Se ti muovi con i mezzi pubblici, la metro Linea A (rossa) è la soluzione più comoda: scendi a Flaminio o Spagna, e da lì ti aspetta una passeggiata piacevole tra alberi e viali storici.

Se invece preferisci arrivare in auto, puoi puntare il navigatore su “Piazzale del Giardino Zoologico”. Tieni presente che sei in pieno centro, quindi trovare parcheggio non è sempre facilissimo, ma ci sono alcuni stalli blu a pagamento nei dintorni e qualche parcheggio a ridosso di Via Pinciana. In alternativa, puoi lasciarla un po’ più lontano e goderti una breve camminata nel verde della villa: ti assicuro che ne vale la pena.

Ah, e se sei un tipo previdente, puoi anche valutare i parcheggi a pagamento nei pressi di Via Veneto o Villa Borghese stesso, come il Parking Villa Borghese SABA, accessibile da Via del Galoppatoio: è coperto, sicuro e ti porta praticamente a due passi dall’ingresso.

Il momento giusto arriva quando non lo stai cercando

Quel giorno avevo con me la Nikon D5000 con il Sigma 70-300mm F4-5.6 DG Macro HSM montato. Niente cavalletto, solo macchina al collo e dita pronte. E per fortuna.

Stavo camminando tranquillo, in una zona laterale poco battuta dai visitatori, quando qualcosa si muove tra le foglie. Abbasso lo sguardo e vedo uno scoiattolo nero attraversare il sentiero a tutta velocità. È stato un attimo. Ha fatto un balzo lunghissimo, la coda in tensione, gli occhi puntati verso un cespuglio. Non so se cercava rifugio o un’altra ghianda da nascondere, ma quello scatto dovevo portarlo a casa.

Senza pensarci, ho inquadrato al volo e premuto. ISO 400, 200mm, 0EV, f/6.3, 1/1600s: giusto il tempo di congelare il movimento e imprimere su file quell’istante perfetto.

Lo scatto: un piccolo capolavoro di spontaneità

Quando poi riguardi la foto, ti rendi conto di quanto sia sottile il confine tra l’ordinario e lo straordinario. È solo uno scoiattolo, penserai. Ma non lo è. In quell’istante, nella luce tagliente del pomeriggio, con le ombre che disegnano il terreno e il suo corpo teso nello scatto… c’è qualcosa di più. C’è la vita.

Ho scelto di lavorarla in bianco e nero, perché volevo togliere distrazioni e lasciare solo forma, movimento, istinto. E sono felice di averla colta. Perché quella foto non l’avrei più potuta rifare. Lo scoiattolo è sparito nel verde in meno di un secondo.

Un consiglio da fotografo a fotografo

Se decidi di visitare il Bioparco — o qualsiasi altro luogo dove la natura è protagonista — non lasciare la macchina nello zaino. Tienila pronta, impostata, e se puoi usa tempi rapidi, almeno 1/1000s, perché non puoi sapere cosa succederà nel minuto successivo. Può arrivare una corsa, un volo improvviso, uno sguardo che vale tutto il tuo pomeriggio.

Il Bioparco è pieno di queste occasioni. Non serve cercare la tigre o il leone: basta un piccolo scoiattolo in corsa a ricordarti perché ami la fotografia.

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