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ToggleIl Borgo degli Albizi è uno di quei luoghi di Firenze che non smette mai di sorprendere. Ogni strada, ogni vicolo, ogni angolo di questa città racconta una storia, spesso nascosta agli occhi di chi si sofferma solo sulle attrazioni più celebri. Tra le tante meraviglie disseminate nel cuore del capoluogo toscano, c’è un piccolo dettaglio che cattura l’attenzione di chi osserva con curiosità: il busto in marmo della Vergine, collocato sull’angolo di un edificio storico proprio lungo questa affascinante
Il busto della Vergine e la storia dell’edificio
Passeggiando tra le strade di Firenze, ci si trova immersi in un contesto architettonico che mescola secoli di storia. Nel Borgo degli Albizi c’è il palazzo su cui si trova il busto che ha subito diverse trasformazioni nel corso del tempo. Nell’incisione dello Zocchi del 1744 appare con una struttura di tre piani, mentre oggi ne conta quattro, con finestre modificate tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. La gronda, un tempo tipicamente fiorentina, è stata adattata secondo lo stile romano.
Ma il dettaglio che più affascina è proprio il busto della Vergine, opera di Alessandro di Filippo Nanini, datata 1596. Un’opera che sembra vegliare sul Borgo degli Albizi e su chi vi passa sotto. Accanto alla scultura, un piccolo scudo riporta l’arma dei Corbizi (partito cuneato a punte lunghe d’oro e di rosso), testimoniando un’antica proprietà che un tempo dominava l’intera piazza.
Il Borgo degli Albizi, un tuffo nel passato
Il Borgo degli Albizi è uno di quei luoghi che merita di essere esplorato senza fretta. Situato nel cuore della città, è una strada che mantiene intatto il fascino del passato, con palazzi nobiliari, botteghe storiche e un’atmosfera che profuma di storia. Questo tratto di Firenze racconta storie di famiglie influenti, di artisti e artigiani che hanno plasmato l’identità della città. Ogni facciata è un libro aperto, ogni particolare architettonico una traccia di epoche passate.
Chi si addentra in questa via nel Borgo degli Albizi può scoprire antiche residenze patrizie e dettagli decorativi che raccontano secoli di storia, spesso ignorati da chi si concentra solo sulle mete più famose.
Come arrivare a Firenze da Roma
Per chi arriva da Roma, raggiungere Firenze è semplice. Il treno ad alta velocità è la soluzione più comoda, con collegamenti frequenti dalla stazione di Roma Termini a Firenze Santa Maria Novella in circa un’ora e mezza.
Per chi preferisce viaggiare in auto, il percorso segue l’Autostrada A1, con un viaggio di circa tre ore, a seconda del traffico. Tuttavia, parcheggiare a Firenze può essere una sfida, soprattutto nelle zone centrali. Per chi arriva in macchina, è utile informarsi sui parcheggi disponibili e sulle tariffe aggiornate. Qui puoi trovare una guida ai parcheggi di Firenze, con indicazioni sulle aree di sosta più comode per visitare la città senza stress.
La fotografia del busto: tecnica e dettagli
Scattare una foto del busto della Vergine nel Borgo degli Albizi è stata una sfida stimolante. La scultura si trova in una posizione tale da richiedere un obiettivo con una buona escursione focale per catturare i dettagli senza distorsioni.
Ho utilizzato una Nikon D5000 con un Sigma 70-300mm F4-5.6 DG Macro HSM, impostando ISO 200 per mantenere la nitidezza ed evitare rumore digitale. L’apertura a f/9 ha permesso di ottenere una buona profondità di campo, isolando il busto senza perdere dettagli dello sfondo. Con un tempo di esposizione di 1/500 s, ho bloccato ogni minimo tremolio della macchina, evitando sfocature indesiderate.
Il risultato? Un’immagine che restituisce la tridimensionalità e la bellezza di questa opera d’arte nascosta, incastonata tra le pietre della città.
Firenze e i suoi dettagli nascosti
Firenze è così: anche i dettagli più piccoli hanno una storia da raccontare. Sta a noi fermarci e ascoltarla. Sia che si tratti di grandi opere rinascimentali, sia di piccole sculture celate tra i palazzi, ogni angolo della città è un invito alla scoperta. Basta alzare lo sguardo e lasciarsi sorprendere.