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ToggleQuando si parla dell’Abbazia di Montecassino, il pensiero corre subito alla sua imponenza, alla sua storia millenaria, ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e alla sua rinascita. Ma oggi voglio portarvi a scoprire un dettaglio forse meno noto, eppure estremamente affascinante: la statua di Carlo Magno. Scolpita con forza e regalità, è incastonata in una delle nicchie della facciata e cattura lo sguardo di chiunque entri nel piazzale. È una delle mie foto preferite dell’intera giornata a Montecassino, e voglio raccontarvi tutto, passo dopo passo, per farvela scoprire attraverso i miei occhi (e il mio obiettivo).
Un po’ di storia: l’Abbazia e il suo ruolo nel tempo
Fondata nel 529 d.C. da San Benedetto da Norcia, l’Abbazia di Montecassino è considerata la madre di tutte le abbazie benedettine. Situata su un monte che domina la valle del Liri, ha rappresentato per secoli un centro spirituale, culturale e politico di primaria importanza in Europa. Distrutta e ricostruita più volte, l’ultima ricostruzione risale al secondo dopoguerra, dopo i terribili bombardamenti del 1944. Oggi l’abbazia è non solo un luogo di culto, ma anche una meta turistica e fotografica dal fascino irresistibile.
Come arrivare da Roma a Montecassino
Raggiungere Montecassino da Roma è semplice e fattibile anche in giornata. Il mezzo più comodo è il treno: partendo da Roma Termini, potete prendere un regionale o un intercity per Cassino, con tempi di percorrenza che vanno da 1h30 a 2h circa. Dalla stazione di Cassino, troverete taxi o navette turistiche che salgono direttamente all’abbazia.
Per chi viaggia in auto, l’autostrada A1 è la scelta migliore: uscite a Cassino e da lì seguite le indicazioni per l’Abbazia. La strada panoramica che si inerpica sul monte è già di per sé un piccolo viaggio visivo, soprattutto nei mesi primaverili pronti per godervi la vista dall’alto, le meraviglie dell’Abbazia e la statua di Carlo Magno.
Come visitare l’Abbazia
L’ingresso all’Abbazia è gratuito, ma alcune aree – come il museo – richiedono un biglietto. Consiglio vivamente di partecipare a una visita guidata per cogliere i dettagli della ricostruzione e delle opere d’arte conservate. Gli orari possono variare, quindi vi consiglio di controllare sul sito ufficiale prima di partire.
All’interno troverete, oltre la statua di Carlo Magno, il chiostro del Bramante, la basilica barocca, la cripta riccamente decorata e la tomba di San Benedetto. La vista panoramica dal cortile superiore spazia su tutta la valle, ed è perfetta per qualche scatto con grandangolo o teleobiettivo.
I cimiteri sul Monte Cassino: luoghi di memoria e silenzio
Sulla montagna di Montecassino si trovano diversi cimiteri militari che meritano una visita. Il più noto è il Cimitero militare polacco, a pochi minuti dall’Abbazia. Qui riposano oltre mille soldati polacchi caduti durante la battaglia per la liberazione dell’abbazia nel 1944. La vista sulle croci bianche allineate è potente, commovente, e trasmette il senso del sacrificio e della storia vissuta su queste alture.
Vicino si trova anche il Cimitero militare tedesco, più raccolto, immerso tra gli alberi. Poco più in basso, nella città di Cassino, c’è invece il Cimitero del Commonwealth, dove sono sepolti soldati britannici, canadesi, neozelandesi e altri alleati. Sono luoghi che invito a visitare in silenzio, con rispetto, ma anche con la macchina fotografica pronta: perché anche la memoria può (e deve) essere raccontata attraverso le immagini. Dopo aver visto l’Abbazia e la statua di Carlo Magno, vi consiglio di visitarli.
Carlo Magno e la sua visita all’Abbazia
Carlo Magno, imperatore del Sacro Romano Impero, fu uno dei sovrani più potenti e influenti del Medioevo. La sua visita a Montecassino, avvenuta nell’anno 787 d.C., fu un evento storico di grande rilievo. Venne accolto con onori straordinari dai monaci benedettini e riconobbe pubblicamente l’importanza dell’abbazia nel mantenimento della cultura cristiana e nella trascrizione dei manoscritti. In segno di riconoscenza, fece importanti donazioni all’abbazia e ne confermò l’autonomia.
La statua che rappresenta Carlo Magno, posta all’ingresso dell’abbazia, non è solo una decorazione monumentale, ma un vero simbolo di questo legame profondo tra il potere temporale e quello spirituale. Carlo Magno è rappresentato con una spada in una mano e il globo crucigero nell’altra: forza e fede, potere e religione. Tutto ciò che Montecassino ha incarnato nei secoli.
La mia fotografia: tecnica, scatto e impressioni
Durante la visita, mi sono soffermato a lungo davanti alla statua di Carlo Magno. Ho scelto di fotografarla usando la mia Nikon D5000, con l’obiettivo Nikkor AF-S DX VR Zoom 18-55mm f/3.5-5.6G, alle seguenti impostazioni:
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ISO: 450
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Lunghezza focale: 35mm
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Esposizione: 0EV
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Apertura: f/5.6
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Tempo di scatto: 1/1000 sec
Ho optato per un’esposizione neutra, per mantenere la resa naturale della pietra scolpita e far risaltare le ombre nella nicchia che incornicia la statua. Il tempo di scatto veloce mi ha permesso di congelare ogni dettaglio, dalla texture della tunica alle venature del marmo. La luce era ideale: diffusa ma diretta, perfetta per valorizzare i volumi scultorei.
Descrizione della foto: quando il marmo racconta
L’inquadratura è frontale, centrata, per trasmettere l’imponenza del soggetto. Carlo Magno guarda davanti a sé con espressione austera, quasi divina, mentre impugna la spada con fermezza. Il globo nella mano sinistra è simbolo di dominio e protezione cristiana sul mondo. Sotto i piedi, una testa mozzata di guerriero, a ricordare le battaglie combattute.
La statua è stata convertita in bianco e nero in fase di post-produzione per esaltare i contrasti e donarle un sapore eterno, fuori dal tempo. Le ombre profonde nella nicchia scolpita nella parete fanno risaltare il corpo del sovrano come se emergesse da una visione mistica. Ho scelto di non ritagliare troppo lo spazio attorno, per lasciare respirare l’opera nel suo contesto architettonico.
Un dettaglio curioso? Sul basamento si legge un’iscrizione quasi graffita: non è parte dell’opera originale, ma aggiunge un tocco urbano, moderno, che crea un contrasto interessante con la solennità della statua.
Un consiglio finale
Se visitate l’Abbazia di Montecassino, prendetevi il tempo per scoprire i dettagli: le statue, i mosaici, le decorazioni barocche, i chiostri silenziosi. E fermatevi davanti a Carlo Magno. Guardatelo bene, osservate la tensione del braccio, la simmetria del volto, la potenza del suo sguardo. Poi scattate. Non solo con la fotocamera, ma anche con la mente. Perché certi momenti – e certi sguardi – restano impressi più delle fotografie.