Indice dei paragrafi
ToggleGranada è una di quelle città che restano impresse nell’anima, non solo per la sua bellezza architettonica ma per l’atmosfera che trasmette. Qui il Mediterraneo incontra il mondo arabo, e ogni angolo racconta storie di convivenza, di battaglie e di incontri. Le origini della città sono antiche: i primi insediamenti risalgono addirittura ai tempi degli iberi e dei romani, ma è con la dominazione araba che Granada conosce la sua vera trasformazione.
Gli arabi la resero capitale di un regno raffinato, che seppe coniugare architettura, arte e scienza, creando un microcosmo unico nel suo genere. Passeggiando tra le sue vie, non puoi fare a meno di percepire come le stratificazioni storiche abbiano lasciato tracce tangibili: i vicoli stretti, le piazze animate, le chiese cattoliche costruite sopra antiche moschee, e soprattutto la presenza imponente dell’Alhambra, che veglia dall’alto come un custode silenzioso.
Oggi Granada è una città universitaria, giovane, dinamica e vivace, ma al tempo stesso conserva un’anima antica. È questa duplice identità che la rende speciale: moderna e tradizionale, europea e araba, vivace e contemplativa allo stesso tempo.
L’Albayzín: il cuore autentico di Granada
Se c’è un quartiere che più di ogni altro rappresenta l’anima di Granada, quello è senza dubbio l’Albayzín. Arroccato sulla collina di fronte all’Alhambra, questo quartiere nasce in epoca medievale, quando Granada era una delle città più floride della penisola iberica. Le case bianche, i cortili interni decorati da maioliche, i vicoli stretti che sembrano disegnati apposta per confondere lo straniero: tutto qui racconta una storia millenaria.
Camminare nell’Albayzín è come entrare in un’altra dimensione. Ogni svolta ti porta in un vicolo diverso, ogni piazzetta apre lo sguardo su un panorama inatteso. I profumi di spezie, tè e tabacco ti avvolgono mentre passi davanti alle teterías, i tipici locali arabi dove puoi fermarti per un tè alla menta servito con dolci al miele. Ma la vera magia dell’Albayzín è nei suoi miradores, i punti panoramici da cui la vista sull’Alhambra si trasforma in una cartolina vivente.
Il più celebre è senza dubbio il Mirador de San Nicolás, dove turisti e locali si ritrovano soprattutto al tramonto. Da qui l’Alhambra sembra risplendere d’oro, mentre la Sierra Nevada sullo sfondo si colora di toni rosati. È uno di quei momenti che restano impressi nella memoria, il tipo di esperienza che da sola giustifica un viaggio.
Come arrivare all’Albayzín dal centro di Granada
Molti viaggiatori si chiedono come raggiungere il quartiere partendo dal cuore della città, ed è giusto spiegare bene il percorso perché diventa parte integrante dell’esperienza.
Se ti trovi nella zona della Cattedrale di Granada, il modo migliore per salire all’Albayzín è incamminarsi lungo la Carrera del Darro, una delle strade più belle e suggestive della città. Costeggia il fiume Darro, con piccole case e ponticelli in pietra che lo attraversano. Qui già inizi a percepire l’atmosfera diversa, più raccolta e intima, lontana dal traffico del centro.
Dopo pochi minuti di cammino si arriva al Paseo de los Tristes, una piazza vivace e incorniciata da ristorantini all’aperto, da cui si gode una vista incantevole dell’Alhambra. È proprio da qui che si può imboccare la salita verso l’Albayzín: una serie di stradine ripide e tortuose, come la Cuesta de los Chinos, che si inerpicano tra le case bianche.
Il percorso è faticoso, ma vale ogni passo. Le stradine, pavimentate con ciottoli irregolari, sembrano riportarti indietro di secoli. Salendo, ogni tanto fermati e voltati indietro: il panorama che si apre su Granada cambia a ogni angolo, regalandoti scatti unici. Alla fine, raggiungere la piazza di San Nicolás sarà una ricompensa non solo visiva ma anche emotiva: è il cuore pulsante del quartiere, con musicisti che suonano flamenco, gruppetti di persone che chiacchierano e viaggiatori come te che restano incantati davanti alla bellezza.
Voli dall’Italia a Granada: quanto costa raggiungerla
Arrivare a Granada dall’Italia è più semplice di quanto si pensi, anche se quasi sempre occorre fare scalo a Madrid o Barcellona. I prezzi medi dei voli sono comunque abbordabili.
-
Da Roma, il prezzo medio per un volo andata e ritorno verso Granada oscilla intorno ai 120-150 euro, con alcune offerte che possono scendere anche sotto i 100 euro se prenotate con anticipo.
-
Da Milano, i costi sono simili: in genere si parte da 90-100 euro per le tariffe più convenienti, fino a una media di 130-150 euro.
Si tratta quindi di una destinazione alla portata, soprattutto se si prenota con un po’ di anticipo e si è flessibili sulle date. Granada è servita dall’aeroporto Federico García Lorca, che dista circa 20 km dal centro ed è collegato tramite autobus e taxi.
La mia fotografia dall’Alhambra
E adesso veniamo alla parte che amo di più: la fotografia. L’immagine che vi mostro l’ho scattata dall’Alhambra, con la mia fedele Nikon D5000 e l’obiettivo Nikkor AF-S DX VR Zoom 18-55mm f/3.5-5.6G. Ho impostato la macchina su ISO 200, con lunghezza focale a 18 mm, esposizione +0 EV e un tempo di scatto di 1/160 s.
Volevo catturare la scena nella sua interezza, e per questo ho scelto la focale minima disponibile, che mi ha permesso di includere gran parte del quartiere con i suoi tetti bianchi e le file di cipressi. La luce del pomeriggio era perfetta: morbida ma ancora intensa, capace di esaltare i contrasti.
Nella foto si vede l’Albayzín distendersi come un mosaico: le case bianche con i tetti in terracotta sembrano accavallarsi una sull’altra, creando un gioco di geometrie che affascina l’occhio. Gli alberi slanciati interrompono il ritmo regolare delle abitazioni e regalano verticalità alla composizione. Sullo sfondo, la collina si riempie di dettagli, torri e campanili che ricordano quanto sia antica e stratificata questa parte della città.
La cosa che più mi ha colpito, rivedendo la foto a casa, è il modo in cui il cielo si specchia nel quartiere: quelle nuvole leggere che corrono veloci sembrano dialogare con le forme irregolari delle stradine, creando un’armonia inaspettata. È come se Granada avesse deciso di raccontarsi da sola attraverso quella luce e quei contrasti.
Vivere Granada con lentezza
Se posso darvi un consiglio, è quello di prendervi il tempo necessario per vivere l’Albayzín. Non fate l’errore di visitarlo in fretta: questo quartiere va assaporato con lentezza, magari fermandosi in una tetería, osservando i dettagli delle porte scolpite, fotografando i giochi di luce che filtrano tra i vicoli stretti.
Granada non è solo una città da visitare: è un luogo da vivere, da respirare, da ascoltare. E l’Albayzín, con la sua magia sospesa nel tempo, è il punto da cui tutto questo diventa evidente.