I Musei Vaticani e la sezione egizia: un tuffo nella storia

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I Musei Vaticani
Scopri la storia millenaria dei Musei Vaticani e la straordinaria collezione egizia, con consigli su come organizzare al meglio la tua visita, acquistare i biglietti online e scattare foto memorabili.
I Musei Vaticani sono un tesoro culturale che ha attraversato i secoli. Inaugurati ufficialmente nel 1771 da Papa Clemente XIV, rappresentano una delle collezioni d’arte più importanti al mondo. La loro storia, tuttavia, risale a molto prima, quando i primi Papi iniziarono a collezionare opere d’arte antiche.
Oggi, i Musei Vaticani ospitano una collezione vastissima, che spazia dall’arte antica a quella rinascimentale, fino alle creazioni contemporanee. Una delle gallerie più suggestive e meno conosciute al grande pubblico è il Museo Gregoriano Egizio, una sezione che offre ai visitatori la possibilità di immergersi nel misterioso e affascinante mondo dell’antico Egitto.

Passeggiando per i corridoi di questo immenso complesso museale, si ha la sensazione di viaggiare nel tempo, attraversando culture e civiltà lontane, fino a giungere al cuore della collezione egizia. Se sei un appassionato di storia, di archeologia o semplicemente desideri scoprire un lato meno noto dei Musei Vaticani, questa sezione ti lascerà senza fiato.

La parte egizia dei Musei Vaticani

Il Museo Gregoriano Egizio, fondato nel 1839 da Papa Gregorio XVI, è un luogo unico nel suo genere all’interno dei Musei Vaticani. Al suo interno si possono ammirare manufatti di straordinaria importanza storica e culturale, che coprono un arco temporale che va dal periodo predinastico fino all’epoca romana.

Tra i reperti più significativi troviamo statue, mummie, papiri e amuleti, ciascuno dei quali racconta una storia antica di millenni. Di particolare interesse è la collezione di sarcofagi e coperchi di sarcofagi, come il frammento di coperchio risalente alla XXVI dinastia (664-525 a.C.), scoperto nella città di Menfi. Questo pezzo, caratterizzato da dettagli intricati e simboli religiosi, testimonia l’abilità degli artigiani egizi e il ruolo centrale che la morte e il culto dei defunti rivestivano nella cultura egizia.

Mentre cammini tra queste meraviglie, ti sembrerà di essere trasportato in un’altra epoca, dove la vita quotidiana, la religione e la morte erano strettamente interconnesse. Ogni pezzo esposto è un frammento di una storia più grande, una finestra su un mondo perduto.

Costo del biglietto e prenotazione online

Per visitare i Musei Vaticani e godere della straordinaria collezione egizia, è possibile acquistare il biglietto online in modo da evitare le lunghe code all’ingresso, soprattutto durante i periodi di alta affluenza. Il biglietto intero costa circa €17, mentre il biglietto ridotto per studenti, bambini e altre categorie è di circa €8. Inoltre, è possibile prenotare visite guidate per approfondire ulteriormente la conoscenza dei capolavori esposti.

Acquista il biglietto online qui per pianificare al meglio la tua visita.

Come arrivare e dove parcheggiare

I Musei Vaticani sono facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici. Se viaggi in metro, puoi prendere la linea A e scendere alla fermata “Ottaviano – San Pietro – Musei Vaticani”. Da qui, i Musei sono raggiungibili a piedi in circa 5-10 minuti. Per chi preferisce viaggiare in autobus, numerose linee fermano nelle vicinanze, rendendo la visita molto agevole anche per chi non utilizza l’auto.

Se invece preferisci muoverti in auto, ci sono diverse opzioni di parcheggio nelle vicinanze. Uno dei più comodi è il Parcheggio Prati, che si trova a pochi passi dall’ingresso dei Musei Vaticani. Ti consiglio di prenotare il parcheggio in anticipo, soprattutto nei periodi di alta stagione, per assicurarti un posto e goderti la visita senza stress.

Fotografia del frammento di coperchio di sarcofago

Durante la mia visita alla sezione egizia, ho avuto l’opportunità di fotografare uno dei pezzi più affascinanti esposti: il frammento di coperchio di sarcofago risalente alla XXVI dinastia (664-525 a.C.). Questo manufatto, scoperto a Menfi, è uno degli esempi più impressionanti dell’arte funeraria egizia, con decorazioni intricate che raffigurano simboli religiosi e testi sacri.

Per catturare l’immagine ho utilizzato la mia fedele fotocamera Fuji X-T2, abbinata all’obiettivo Fujifilm XF18-55mm F2.8-4R LM OIS WR. Le impostazioni della fotocamera erano cruciali per ottenere una foto nitida nonostante le condizioni di luce soffusa all’interno del museo. Ho impostato l’ISO a 3200 per aumentare la sensibilità alla luce, la lunghezza focale era di 34mm per avvicinarmi abbastanza da cogliere i dettagli, mentre l’apertura di f/3.6 e un tempo di esposizione di 1/30s mi hanno permesso di mantenere la stabilità e catturare al meglio i colori e le trame del coperchio. Grazie alla stabilizzazione ottica dell’obiettivo, sono riuscito a ottenere una foto chiara e dettagliata senza il bisogno di un treppiede.

Grazie per aver letto! Se hai trovato utile questa guida, continua a seguire il blog per altri consigli di viaggio, itinerari culturali e segreti nascosti che non troverai nelle guide turistiche classiche. A presto per nuove avventure!

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