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ToggleOggi vi porto alla scoperta di una delle gemme naturali e storiche dell’Abruzzo: il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, una meraviglia incastonata tra vette maestose e paesaggi mozzafiato. Questa area protetta non è solo famosa per la sua incredibile biodiversità, ma anche per l’atmosfera senza tempo di luoghi come Rocca Calascio, un borgo antico già protagonista di un mio precedente articolo.
Un tesoro medievale nel cuore dell’Abruzzo
Se ancora non l’avete fatto, vi consiglio di leggere il mio articolo dedicato a un tesoro medievale nel cuore dell’Abruzzo, Rocca Calascio, dove racconto la storia affascinante di questo castello medievale che domina il paesaggio circostante e regala una vista mozzafiato su tutta la vallata e dove il Parco Nazionale del Gran Sasso è protagonista assoluto.
Alla scoperta del Parco Nazionale del Gran Sasso
Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è uno dei più estesi e variegati d’Italia. Qui, tra valli verdi, boschi fitti e praterie d’alta quota, convivono specie animali rare come lupo appenninico, aquila reale e camoscio d’Abruzzo. Oltre alla fauna, la flora del parco è altrettanto affascinante, con fioriture di orchidee selvatiche e faggete secolari.
Come arrivare
Il Parco Nazionale del Gran Sasso è facilmente raggiungibile in auto dalle principali città italiane. Da Roma, ad esempio, basta prendere l’autostrada A24 in direzione L’Aquila e seguire le indicazioni per il Gran Sasso. Da Pescara, si può percorrere l’autostrada A25 fino all’uscita Bussi-Popoli e proseguire verso il parco. Le strade di accesso sono ben segnalate, ma consiglio di verificare sempre le condizioni meteo per evitare imprevisti, soprattutto in inverno.
Cosa mangiare di tipico
Un viaggio in Abruzzo non può dirsi completo senza aver assaggiato i sapori autentici della cucina locale. Tra i piatti tipici, vi consiglio di provare gli arrosticini, spiedini di carne di pecora cotti alla brace, e il pecorino d’Abruzzo, un formaggio dal sapore deciso. Non perdetevi inoltre la chitarra con pallottine, una pasta all’uovo con sugo di pomodoro e piccole polpettine di carne, e, per chiudere in dolcezza, il parrozzo, un dolce tradizionale a base di mandorle. Il Parco Nazionale del Gran Sasso è un insieme di tante cose tra natura, storia, cibo e tanto altro.
Come ho scattato la foto
Durante la mia visita al Parco Nazionale del Gran Sasso, ho scattato una fotografia suggestiva con la mia Fuji X-T2 e l’obiettivo Fujifilm XF18-55mm F2.8-4R LM OIS WR. Per catturare i dettagli del paesaggio montano, ho impostato la fotocamera con le seguenti configurazioni: ISO 500, lunghezza focale di 55mm, esposizione 0EV, apertura f/11 e velocità di scatto di 1/1000s. Questi parametri mi hanno permesso di ottenere un’immagine nitida, dove i dettagli naturali del parco risaltano in tutta la loro bellezza.