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ToggleNon serve prendere un volo intercontinentale per perdersi in un luogo dove il tempo sembra sospeso e la natura detta ancora i suoi ritmi. A pochi minuti da Roma, nascosta come un segreto troppo ben custodito, si trova l’Oasi di Porto, una gemma ambientale incastonata nella pianura alluvionale tra Fiumicino e il mare. Qui, tra le acque placide del lago e i resti di un passato glorioso, l’anima si quieta.
Dalle navi imperiali agli aironi
L’Oasi di Porto nasce intorno al bacino lacustre artificiale di Porto, quello stesso che in epoca imperiale romana costituiva parte del vasto sistema portuale voluto da Traiano e Claudio. Il lago, oggi rifugio per uccelli migratori e sosta privilegiata per chi vuole evadere dal caos cittadino, un tempo vedeva transitare le navi cariche di grano e merci dirette verso l’Urbe. Oggi, invece, ci si ritrova a camminare lungo sentieri ombrosi, accompagnati solo dal fruscio delle fronde e dal canto sommesso degli aironi.
Un’esperienza da vivere con lentezza
La visita all’Oasi di Porto è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. L’ambiente è umido, il profumo dei salici e degli eucalipti pervade l’aria, il terreno è soffice sotto i piedi. Ma ciò che colpisce davvero è l’atmosfera: c’è una quiete quasi metafisica, interrotta solo dai richiami delle folaghe o dal salto di un pesce che increspa la superficie dello specchio d’acqua. L’Oasi di Porto non è solo un sito naturalistico: è anche un luogo della memoria, una testimonianza viva di come la natura abbia saputo reclamare ciò che l’uomo aveva costruito secoli prima.
Come visitarla, quando e quanto costa
Non è sempre possibile accedere liberamente all’area. L’Oasi di Porto è infatti di proprietà privata, gestita con grande attenzione da enti di tutela ambientale e archeologica, ed è visitabile soltanto tramite prenotazione per gruppi o durante eventi speciali. Questo però le conferisce un’aura ancora più esclusiva, quasi mistica, e contribuisce a preservarne la bellezza. Le visite guidate, quando disponibili, hanno un costo accessibile (intorno ai 10 euro) e sono un vero e proprio viaggio attraverso epoche e paesaggi. Per aggiornamenti su orari e modalità di visita è sempre consigliabile consultare il sito ufficiale o le pagine del Comune di Fiumicino.
Fotografare il silenzio
Durante il mio ultimo giro all’Oasi di Porto ho deciso di portare con me la Nikon D5000, la mia fedele compagna da ormai diversi anni, con montato il Nikkor AF-S DX VR Zoom 18-55mm f/3.5-5.6G. L’atmosfera quel giorno era quasi sospesa: il cielo velato, l’aria immobile. Ho scelto di scattare in bianco e nero per restituire quella sensazione di sospensione temporale, impostando ISO 200, focale a 19mm, 0EV, diaframma f/10 e tempo di scatto 1/400s.
La foto che ne è uscita è quella che vedi qui sopra. I rami di un eucalipto, scuri e sottili, si allungano quasi come dita sopra la superficie calma del lago. L’acqua riflette il cielo, mentre in lontananza si intravedono le sagome degli alberi lungo la riva opposta. È una composizione che gioca sulla profondità e sul contrasto, e che racconta perfettamente il carattere di questo luogo: silenzioso, ma ricco di echi.
Un’archeologia sommersa tra canneti e ninfee
Ma l’Oasi di Porto non è solo natura. Pochi sanno che proprio all’interno dell’area si trova un importante sito archeologico: i resti del celebre Portus, l’antico porto di epoca romana costruito per affiancare Ostia nella gestione dei traffici marittimi. Sono visibili tracce delle darsene, dei magazzini e perfino delle fondamenta dell’esagono del porto voluto da Traiano. Si cammina letteralmente sopra la storia, immersi in un paesaggio che sembra non essersi mai davvero piegato al tempo.
Un consiglio per prolungare l’avventura
Visitare l’Oasi di Porto significa riconnettersi. Con la natura, certo, ma anche con una parte più lenta e riflessiva di sé stessi. Non è un luogo da toccata e fuga, né da selfie rapidi. È un angolo di mondo che merita rispetto, attenzione e silenzio.
Per chi volesse approfondire la visita a Fiumicino e scoprire altri luoghi inaspettati nei dintorni, consiglio di leggere anche il mio articolo dedicato al borgo di Tragliata e alla Riserva del Litorale Romano, che trovi qui: https://ilguru.top/tag/fiumicino/. È perfetto per prolungare il viaggio tra natura e storia senza allontanarsi troppo da Roma.
Un luogo che non chiede nulla, ma lascia molto
Alla fine della giornata, rientrando verso casa con la scheda di memoria piena di scatti e la mente svuotata da pensieri superflui, ho capito che ci sono posti che non hanno bisogno di grandi promozioni per restare impressi. L’Oasi di Porto è uno di questi: un luogo che resiste, si difende, ma si dona a chi sa ascoltarlo davvero.