La dama oferente al museo archeologico di Madrid

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La dama oferente al museo archeologico di Madrid
Il Museo Archeologico di Madrid custodisce tesori unici, tra cui una suggestiva statua, la Dama Oferente, simbolo di mistero e devozione. In questo articolo ti porto alla scoperta del museo, delle sue collezioni e della mia esperienza fotografica con questo affascinante reperto.

Quando parlo di Madrid non posso fare a meno di pensare al suo cuore più intimo, quello fatto di arte e storia, che non si trova soltanto nei grandi musei internazionali come il Prado o il Reina Sofía, ma anche in un luogo che considero imprescindibile: il Museo Archeologico Nazionale di Madrid. È un posto dove il tempo sembra fermarsi, dove ogni sala ti trascina in epoche lontane, dalla Preistoria al mondo romano, passando per le civiltà iberiche, celtiche e medioevali. Ed è proprio qui che si trova una delle statue che più mi hanno colpito durante la mia visita: la Dama Oferente, una figura che racchiude mistero, devozione e bellezza arcaica.

Il museo archeologico di Madrid

Il Museo Archeologico Nazionale (MAN) si trova nel cuore della città, in Calle de Serrano, accanto alla Biblioteca Nazionale. L’edificio stesso è un’opera di architettura ottocentesca che merita uno sguardo, ma quello che conta davvero è ciò che custodisce al suo interno: una collezione che attraversa millenni di storia tra cui la Dama Oferente. Non è un museo dispersivo, come spesso accade con gli archeologici, ma piuttosto un percorso logico e ben strutturato che ti permette di viaggiare nel tempo senza mai perdere il filo.

L’atmosfera è quella giusta: sale luminose, pannelli esplicativi chiari, e una disposizione delle opere che valorizza ogni pezzo, senza mai soffocarlo con l’eccesso. È un luogo che consiglio sia a chi è appassionato di archeologia sia a chi, semplicemente, vuole scoprire il passato della penisola iberica.

Come arrivare dal centro di Madrid

Se vi trovate nel centro città, raggiungere il Museo Archeologico è davvero semplice. Dalla Puerta del Sol, che rappresenta un po’ il cuore pulsante della capitale, si può prendere la metro (Linea 4, fermata Serrano) e in una decina di minuti si è già davanti all’ingresso. Se preferite camminare, in circa venti minuti di passeggiata tra le vie eleganti della città si arriva facilmente, attraversando zone ricche di caffè e boutique. Personalmente vi consiglio la metro, perché Madrid può essere molto calda d’estate e risparmiare energie è sempre una buona idea quando si ha una giornata di visite intense e soprattutto riservare tempo a visitare il museo e vedere la Dama Oferente.

Quanto costa e dove acquistare i biglietti

Il biglietto per il Museo Archeologico di Madrid è molto accessibile: il costo intero è di circa 3 euro, mentre l’ingresso è gratuito in alcuni giorni e fasce orarie, come il sabato pomeriggio o la domenica mattina. Questo rende la visita davvero alla portata di tutti, anche delle famiglie. I biglietti possono essere acquistati direttamente in biglietteria, ma io vi consiglio di farlo online per evitare code, soprattutto nei fine settimana. Ecco un link utile per acquistare il biglietto in anticipo e godervi il museo e la Dama Oferente: Museo Archeológico Nacional – Biglietti.

Cosa vedere nei dintorni del museo archeologico di Madrid

Uscendo dal Museo Archeologico Nazionale, dopo aver visto la Dama Oferente, ci si trova immersi in una delle zone più eleganti di Madrid, ricca di luoghi che meritano una sosta. Proprio accanto si trova la Biblioteca Nacional, un edificio imponente che custodisce milioni di volumi e che spesso ospita mostre temporanee. A pochi minuti a piedi, lungo il Paseo de Recoletos, si incontra il Museo del Prado, uno dei più grandi e prestigiosi musei del mondo, e poco oltre il Museo Thyssen-Bornemisza, che completa il famoso “Triangolo dell’Arte” di Madrid. Camminando verso sud si raggiunge anche il Parque del Retiro, un’oasi verde nel cuore della città dove rilassarsi tra giardini, laghetti e palazzi come il Palacio de Cristal. È un quartiere che concentra cultura, natura ed eleganza, perfetto per continuare la giornata dopo la visita al museo.

Parco del Retiro

Cosa vedere all’interno del museo

Le collezioni del museo sono un viaggio incredibile. Si parte dalla Preistoria, con strumenti e testimonianze delle prime comunità iberiche, per arrivare alle straordinarie opere d’arte delle civiltà antiche. Tra i pezzi più celebri c’è senza dubbio la Dama di Elche, icona assoluta dell’arte iberica, ma anche mosaici romani, sarcofagi egizi, monete e gioielli che raccontano i legami della Spagna con le culture mediterranee.

Ogni sala ha una sua identità, ma quella che custodisce la Dama Oferente mi ha lasciato senza parole. Non è la più famosa, forse, ma ha una presenza scenica che cattura l’attenzione immediatamente. Questa statua rappresenta una figura femminile in atto di offrire qualcosa, un gesto che probabilmente aveva valore religioso. La rigidità della posa, il dettaglio dei capelli intrecciati, le pieghe schematiche della veste: tutto contribuisce a restituire l’aura di una civiltà che, pur lontana nel tempo, ci parla ancora oggi con forza.

La mia foto della Dama Oferente

Durante la mia visita non potevo non soffermarmi davanti a la Dama Oferente e scattare una foto. Per farlo ho utilizzato la mia Nikon D5000 con un obiettivo Nikkor AF-S DX VR Zoom 18-55mm f/3.5-5.6G. Ho impostato la macchina su ISO 320, focale 5,8 mm, esposizione 0EV, apertura f/3,5 e tempo 1/60s.

Ho scelto di lavorare a mano libera per fotografare la Dama Oferente, senza treppiede, sfruttando la stabilizzazione e la luce naturale proveniente dalle finestre laterali della sala. La statua era illuminata da un fascio che la isolava dal resto dello spazio, e questo mi ha permesso di giocare con i contrasti, scegliendo poi in post-produzione una resa in bianco e nero che esaltasse il carattere austero e solenne della figura.

Guardando la foto oggi, sento che restituisce non solo la forma de la Dama Oferente, ma anche la sua presenza spirituale. L’espressione seria, le mani che stringono il vaso, i dettagli geometrici del mantello: tutto contribuisce a un senso di mistero che ho voluto accentuare eliminando i colori e lasciando spazio solo alle ombre e alle luci.

Un’opera che racconta una civiltà

La Dama Oferente non è solo una statua, ma il simbolo di un mondo antico che si affacciava alla spiritualità attraverso la ritualità del gesto. Probabilmente legata a culti religiosi o funerari, la sua funzione non è mai stata chiarita del tutto, ma è proprio questo alone di mistero che la rende così affascinante.

Camminando tra le sale del museo, ci si accorge che opere come questa non sono semplicemente reperti archeologici, ma frammenti di vita vissuta, testimonianze che ci parlano di un’umanità lontana e al tempo stesso vicinissima.

Madrid e il suo cuore nascosto

Molti visitatori che arrivano a Madrid si concentrano sul Prado, sul Reina Sofía o sul Thyssen-Bornemisza, e finiscono per trascurare il Museo Archeologico Nazionale e le sue opere incredibili come la Dama Oferente. Eppure questo luogo ha una forza particolare: racconta la Spagna a partire dalle sue radici più profonde. Visitandolo si comprende meglio non solo la storia di un paese, ma il legame universale che l’uomo ha sempre avuto con la spiritualità, con l’arte e con la memoria.

San Lorenzo de El Escorial

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