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ToggleLa necropoli della Banditaccia
Situata su una collina a pochi minuti dal centro abitato, la necropoli della Banditaccia è un’estesa città dei morti, dove ogni tomba è una piccola abitazione costruita per durare nei secoli. Si estende per oltre 10 ettari e le tombe più antiche risalgono al IX secolo a.C. Alcune delle più notevoli sono strutturate come dei veri e propri edifici, con stanze e decorazioni scolpite nella pietra. Passeggiando tra i suoi sentieri, si ha la sensazione di essere in una città abitata da ombre di un tempo lontano.
Uno dei tesori più famosi ritrovati nella necropoli è il Sarcofago degli Sposi, una rappresentazione emozionante di una coppia sdraiata in atteggiamento affettuoso, simbolo dell’ideale etrusco di vita dopo la morte. Sebbene originariamente ritrovato qui, il sarcofago è oggi conservato al Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma, dove i visitatori possono ammirarne da vicino i dettagli raffinati.
Fotografia nella necropoli: come catturare l’essenza di un luogo antico
Scattare foto all’interno delle tombe etrusche della necropoli della Banditaccia è un’esperienza avvincente ma anche impegnativa. Gli ambienti sono spesso molto bui e l’uso del flash è vietato per preservare le delicate strutture e i colori delle decorazioni. Ecco alcuni consigli pratici che possono aiutare a ottenere scatti suggestivi e di qualità in queste condizioni di luce limitata.
Durante la visita, ho scattato una foto all’interno di una delle tombe usando la mia Fuji X-T3 con obiettivo Fujifilm XF18-135mm F3.5-5.6R LM OIS WR. Per catturare al meglio l’atmosfera senza l’ausilio del flash, ho impostato la fotocamera su ISO 1280, con 0EV, apertura a f/3.5 e un tempo di esposizione di 1/60s. Questo ha permesso di mantenere un buon equilibrio tra luminosità e dettagli senza introdurre troppo rumore nell’immagine. Consiglio di mantenere l’ISO quanto più basso possibile per ridurre il rumore, ma in queste condizioni di buio è spesso necessario aumentarlo leggermente.
Samantha, mia compagna di viaggio e di vita e appassionata di fotografia, mi ha poi scattato una foto all’interno della tomba usando la sua Fuji X-T2 con obiettivo Fujifilm XF18-55mm F2.8-4R LM OIS WR. Ha impostato la fotocamera su ISO 8000, con 0EV, apertura a f/2.8 e un tempo di esposizione di 1/125s. Anche se l’ISO è elevato, l’ampia apertura a f/2.8 ha permesso di far entrare più luce e di mantenere un buon dettaglio del soggetto. In ambienti così bui, lavorare con un’apertura ampia è essenziale per evitare tempi di esposizione troppo lunghi, che potrebbero portare a sfocature.
Consigli pratici per fotografare in ambienti bui e stretti
Se stai pianificando una visita alla necropoli e vuoi portare a casa delle belle immagini, ecco alcuni suggerimenti per le fotografie in ambienti simili:
- Usa un treppiede portatile: quando possibile, un treppiede permette di ridurre il rischio di sfocature mantenendo tempi di esposizione più lunghi. Questo è particolarmente utile in spazi angusti come le tombe etrusche.
- Scegli un obiettivo luminoso: obiettivi con un’apertura ampia, come f/2.8 o inferiore, sono ideali per ambienti bui, poiché permettono di catturare più luce senza dover aumentare troppo l’ISO.
- Lavora con ISO moderati: in luoghi bui può essere necessario aumentare l’ISO, ma cerca di non superare i valori troppo elevati per evitare il rumore digitale. Impostazioni tra 800 e 1600 possono essere un buon compromesso.
- Sfrutta la luce naturale: se c’è anche solo una piccola fonte di luce naturale, come un’apertura o una finestra, prova a orientare la fotocamera per sfruttarla al massimo. La luce naturale aiuta a migliorare l’atmosfera dello scatto e a mettere in risalto i dettagli delle decorazioni.
Per ulteriori informazioni sulla necropoli della Banditaccia e su come visitarla, puoi consultare il sito ufficiale del comune di Cerveteri.