Limoux: il cuore dolce della Linguadoca

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Limoux: il cuore dolce della Linguadoca
Limoux è una pittoresca cittadina dell’Occitania, famosa per il suo carnevale secolare, la Blanquette de Limoux e il centro storico ricco di fascino. Tra i punti di interesse spiccano la Place de la République e la fontana di Venere, che ho immortalato con una Nikon D5000 e un obiettivo Sigma 70-300mm, sfruttando il bianco e nero per esaltare i dettagli artistici

Situata nella regione dell’Occitania, nel sud della Francia, Limoux è una cittadina affascinante, celebre per il suo carnevale secolare, il vino spumante Blanquette de Limoux e un centro storico ricco di scorci pittoreschi. È una meta ideale per chi ama la storia, l’arte e la buona cucina, con un occhio di riguardo ai dolci tradizionali che rendono l’esperienza ancora più indimenticabile.

Dove si trova e come arrivare

Limoux si trova nel dipartimento dell’Aude, a circa 25 km a sud di Carcassonne, facilmente raggiungibile in auto o in treno.

  • In aereo: l’aeroporto più vicino è quello di Carcassonne, collegato a diverse città europee.
  • In treno: da Carcassonne parte una linea ferroviaria diretta che in circa 30 minuti porta a Limoux.
  • In auto: la cittadina è ben collegata dall’autostrada A61, con uscite a Carcassonne o Castelnaudary.

Cosa vedere nei dintorni

Chi visita Limoux può approfittare della posizione strategica per esplorare:

  • Carcassonne, con la sua celebre città fortificata medievale.
  • Rennes-le-Château, un piccolo borgo avvolto da misteri e leggende.
  • Abbaye de Saint-Hilaire, dove si dice sia nata la Blanquette de Limoux.
  • Gole del fiume Aude, perfette per gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta.

Il centro storico di Limoux

Passeggiare per il centro storico di Limoux è come fare un salto indietro nel tempo. Le stradine strette lastricate, gli edifici in pietra chiara e le facciate dai colori pastello creano un’atmosfera rilassata e tipicamente occitana.

Place de la République à Limoux

Il cuore pulsante della città è la Place de la République, una piazza accogliente circondata da portici e caffè storici, dove i locali si ritrovano per sorseggiare un bicchiere di Blanquette. È qui che si svolgono le principali festività, tra cui il famoso Carnaval de Limoux, il più lungo del mondo, che dura da gennaio a marzo.

La statua della Venere

Uno degli angoli più suggestivi è la statua della Venere, un’opera d’arte che simboleggia l’eleganza e la raffinatezza artistica della cittadina. Si trova in una piccola piazza e rappresenta una figura femminile armoniosa e delicata, circondata dal fascino discreto di Limoux.

Cosa mangiare a Limoux: focus sui dolci

La cucina locale è un tripudio di sapori autentici, ma il vero punto di forza di Limoux sono i dolci.

  • Blanquette de Limoux: il vino spumante più antico del mondo, prodotto dal XVI secolo, perfetto per accompagnare i dessert.
  • Pébradou, piccoli biscotti al miele e spezie, croccanti fuori e morbidi dentro.
  • Nougat de Limoux, torrone artigianale preparato con miele locale, mandorle e nocciole.
  • Fénétra, una torta tradizionale a base di mandorle, albicocche e limone, tipica della regione.

La fontana di Venere a Limoux: un capolavoro fotografico

La fontana di Venere, situata in Place de la République, è uno dei simboli più suggestivi di Limoux. Con il suo elegante slancio e i dettagli artistici, rappresenta una scena perfetta per gli amanti della fotografia. Ho catturato diverse prospettive per esaltare la maestosità della statua e il dinamismo delle figure che la circondano.

Scatti e tecnica fotografica

Per realizzare queste immagini ho utilizzato una Nikon D5000 abbinata a un obiettivo Sigma 70-300mm F4-5.6 DG Macro HSM, sfruttando differenti impostazioni per valorizzare al meglio le forme e la profondità della scultura.

  1. Vista d’insieme della fontana di Venere

    • ISO 250, 110mm, 0EV, f/4.5, 1/200s
    • Ho cercato di cogliere l’intero slancio della statua, con un’inquadratura che mantenesse l’equilibrio tra la figura principale e i putti decorativi alla base.
  2. Dettaglio della statua principale di Venere

    • ISO 450, 195mm, 0EV, f/4.5, 1/200s
    • Ho stretto l’inquadratura sulla figura di Venere per enfatizzarne l’eleganza e la morbidezza delle forme scolpite, sfruttando la lunghezza focale per isolare la statua dallo sfondo cittadino.
  3. Particolare del putto con la conchiglia

    • ISO 360, 195mm, 0EV, f/4.5, 1/200s
    • Ho scelto di concentrarmi su uno dei dettagli più caratteristici della fontana: il piccolo putto che suona una conchiglia. Il contrasto tra la scultura e lo sfondo crea un effetto tridimensionale di grande impatto.
  4. Putto laterale con il delfino

    • ISO 450, 70mm, 0EV, f/4.5, 1/200s
    • In questo scatto ho voluto includere più elementi della fontana, enfatizzando il legame tra la scultura e il suo contesto urbano.

La scelta del bianco e nero permette di mettere in risalto i dettagli della pietra e la plasticità delle forme, creando un contrasto suggestivo con la luce naturale che accarezza la statua.

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