Indice dei paragrafi
ToggleC’è un luogo alle porte di Roma che conserva, quasi in silenzio, secoli di storia e memoria: la Necropoli di Porto, a Fiumicino. Un sito archeologico affascinante, ancora poco conosciuto dal grande pubblico, che merita assolutamente una visita per chi ama l’archeologia, la fotografia e i viaggi fuori dalle rotte più battute. In questo articolo vi porto con me alla scoperta di questo luogo sospeso tra passato e presente, raccontandovi la sua storia, come raggiungerlo e come ho scattato la foto che vedete, catturando l’anima silenziosa di questo spazio sacro.
Un po’ di storia: cos’è la Necropoli di Porto
La Necropoli di Porto è uno dei più importanti complessi funerari di epoca romana che si trovano nel territorio dell’antico Porto di Traiano, costruito all’inizio del II secolo d.C. per volontà dell’imperatore Traiano. Quando Roma era al culmine della sua potenza, il traffico marittimo e commerciale richiedeva strutture portuali adeguate, e così nacque questo grande porto esagonale collegato al Tevere. Intorno ad esso, come spesso accadeva, si svilupparono quartieri e insediamenti civili… ma anche aree funerarie.
La Necropoli di Porto si estende lungo l’antica via Flavia, ed è costituita da più di 200 tombe a camera e mausolei, molti dei quali appartenenti a liberti e mercanti, persone legate al porto e alle sue attività. Le sepolture, in laterizio e tufo, sono straordinariamente conservate e raccontano la storia di una comunità che viveva a stretto contatto con il mare e con la grandezza dell’impero romano. Alcune tombe presentano iscrizioni, altre affreschi o bassorilievi che ci parlano di mestieri, ruoli sociali, affetti familiari.
Camminare tra le tombe della Necropoli di Porto è un viaggio nel tempo: ci si ritrova a immaginare la vita quotidiana di chi qui riposava, e si percepisce il legame profondo tra la morte e la celebrazione della vita.
Dove si trova e come arrivare da Roma
La Necropoli di Porto si trova a Fiumicino, in via Monte Spinoncia, vicino all’aeroporto di Fiumicino, non lontano dalla celebre Via Portuense. È perfettamente raggiungibile da Roma in auto un po’ più complicato con i mezzi pubblici.
In auto
Se partite dal centro di Roma, vi consiglio di prendere l’autostrada A91 Roma-Fiumicino. In circa 30-40 minuti (traffico permettendo), sarete a destinazione. Uscite a Fiumicino, seguite le indicazioni per Parco Leonardo e poi per la Necropoli. C’è possibilità di parcheggio nei pressi del sito sulla strada.
Con i mezzi pubblici
Dalla stazione Termini o da altre fermate centrali, potete prendere la linea ferroviaria FL1 in direzione Fiumicino Aeroporto e scendere alla fermata Parco Leonardo o Fiumicino Aeroporto. Da lì, potete proseguire con un taxi oppure a piedi (se vi piace camminare) dall’aeroporto c’è una strada ciclopedonale, oppure prendere l’autobus Cotral che vi porta molto vicino alla Necropoli di Porto.
Quando visitarla e quanto costa
La Necropoli di Porto è visitabile ogni sabato e domenica, solo su prenotazione, con una visita guidata organizzata dal Parco Archeologico di Ostia Antica. Il sito è protetto e non accessibile liberamente per garantire la conservazione dei reperti.
Il costo è davvero accessibile: 3 euro per l’ingresso intero, 2 euro il ridotto, e gratuito per i minori di 18 anni, gli studenti di archeologia e alcune categorie protette.
Per maggiori informazioni e per prenotare la visita, vi consiglio di consultare il sito ufficiale del Parco Archeologico di Ostia Antica.
Un piccolo gioiello all’ombra di Ostia Antica
Parlando di necropoli e antichità romane, è impossibile non fare un cenno al grande Parco Archeologico di Ostia Antica, poco distante da qui. È uno dei siti archeologici più estesi e affascinanti d’Italia, spesso paragonato a Pompei per lo stato di conservazione delle strade, delle case e dei templi.
Visitare la Necropoli di Porto e poi spostarsi a Ostia Antica permette di vivere un’intera giornata nel cuore del mondo romano, tra vita quotidiana e memoria eterna. È un percorso che consiglio caldamente a chi ama la fotografia e la narrazione visiva: ogni angolo è un’inquadratura perfetta.
Lo scatto: uno sguardo attraverso il tempo
La foto che vedete l’ho scattata proprio durante la mia ultima visita alla necropoli. Ho scelto il bianco e nero per restituire la forza grafica delle linee, la profondità delle architetture e quel senso di eterno che solo la pietra sa trasmettere. La scena mostra una serie di porte allineate perfettamente, quasi un “effetto tunnel” che accompagna lo sguardo oltre il visibile. È come se si aprisse una finestra su più livelli temporali, in un gioco di cornici che raccontano la stratificazione del tempo.
Per realizzarla, ho utilizzato la mia Fuji X-T3 con l’obiettivo Fujifilm XF18-135mm F3.5-5.6R LM OIS WR, impostando:
-
ISO 160 (per garantire massima nitidezza e assenza di rumore),
-
19mm di lunghezza focale (grandangolo per includere più profondità),
-
0EV (nessuna compensazione di esposizione, luce naturale ben distribuita),
-
f/5.6 (un buon compromesso tra profondità di campo e nitidezza),
-
1/250s (per evitare qualsiasi micromosso, essendo uno scatto a mano libera).
La luce era ideale: il cielo velato forniva una diffusione morbida, senza ombre dure. Le texture delle pietre e delle pareti in mattoni emergono nitide, quasi tattili, mentre il suolo scuro e sassoso accompagna l’occhio in profondità.
Perché vale la pena visitarla
La Necropoli di Porto è uno di quei luoghi che ti sorprendono perché non te li aspetti. Non c’è folla, non ci sono file. C’è silenzio, storia e possibilità di ascoltare. È una meta perfetta per una gita fuori porta, per chi vuole staccare dalla frenesia urbana e perdersi in qualcosa di più grande, che parla di noi, del nostro passato e delle nostre radici.
Se amate i viaggi lenti, le fotografie che raccontano, e i luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, allora segnatevela: è una piccola perla nascosta tra Roma e il mare.