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ToggleCenni storici sul porto
Il porto di Claudio fu commissionato dall’omonimo imperatore attorno al 42 d.C. come soluzione alle difficoltà di attracco a Ostia, dove il porto precedente era ormai insufficiente per l’aumento del traffico marittimo.
Claudio progettò un grande bacino artificiale aperto verso il mare, protetto da due imponenti moli. Tuttavia, la natura stessa della costa rendeva il porto vulnerabile alle tempeste, e fu per questo che l’imperatore Traiano decise di ampliarlo, realizzando un bacino esagonale al centro, collegato al porto di Claudio tramite un canale.
Questa espansione, completata nel 112 d.C., permise una gestione più ordinata delle navi e un rapido smistamento delle merci verso Roma.
Tra le rovine, oggi è ancora possibile scorgere resti di magazzini, edifici amministrativi, e la struttura del bacino esagonale che rappresenta un raro esempio di architettura portuale romana.
Il porto di Claudio e Traiano non era solo una meraviglia ingegneristica ma anche un centro vitale di scambi economici e culturali, contribuendo all’espansione dell’Impero Romano verso nuove terre.
Come arrivare a Portus
Arrivare a Portus è semplice, soprattutto per chi proviene da Roma. La soluzione più comoda è prendere il treno fino alla stazione di Fiumicino Aeroporto. Da lì, si può proseguire con i mezzi pubblici locali o con un breve tragitto in taxi fino al sito archeologico.
In alternativa, per chi arriva in macchina, sono disponibili aree di parcheggio nelle vicinanze del sito.
Il percorso verso Portus ti permette di scoprire anche l’ambiente naturale circostante, caratterizzato da zone umide e una ricca vegetazione mediterranea, che rendono questa esperienza ancora più completa e suggestiva.
Consiglio di dedicare un’intera giornata a questa visita, magari abbinandola alla scoperta di altre bellezze archeologiche della zona, come gli scavi di Ostia Antica.
Informazioni utili per la visita
Il sito archeologico di Portus è aperto tutto l’anno, ma è sempre meglio controllare gli orari ufficiali poiché potrebbero variare in base alla stagione o a eventuali eventi.
È possibile prenotare visite guidate, che permettono di apprezzare al meglio il valore storico del sito grazie a spiegazioni dettagliate e aneddoti storici. Per maggiori dettagli e per verificare le disponibilità, consiglio di consultare il sito ufficiale del Parco Archeologico di Portus: Scopri di più qui.
Fotografare Portus: consigli utili per catturare la storia
Durante la mia visita a Portus, ho voluto immortalare l’atmosfera antica e le imponenti rovine attraverso la mia macchina fotografica. Ho utilizzato una Fuji X-T2 con un obiettivo Fujifilm XF18-55mm F2.8-4R LM OIS WR, impostando ISO 200, 18mm, 0EV, f/5.6 e un tempo di esposizione di 1/200s. Questo setup mi ha permesso di cogliere dettagli nitidi nelle strutture in pietra e di bilanciare al meglio la luce naturale senza distorsioni.
Per chi desidera scattare foto in questo sito, consiglio di visitare Portus nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio. La luce soffusa di queste ore evidenzia meglio le forme architettoniche delle rovine, creando ombre e contrasti che esaltano la profondità delle strutture. Portate con voi un obiettivo versatile come un 18-55mm, che permette sia di catturare dettagli ravvicinati, come le incisioni sulle pietre, sia di inquadrare ampi scorci del sito.
Ricordate di rispettare l’ambiente e di evitare il flash, soprattutto nelle aree più sensibili. Se siete appassionati di fotografia, potreste anche considerare di dedicare del tempo all’editing per valorizzare ulteriormente i colori e i contrasti delle vostre immagini. Portus offre numerose opportunità fotografiche per chi ama documentare la storia attraverso l’obiettivo!
Scoprire Portus significa immergersi in una dimensione storica e affascinante che parla ancora oggi di un’epoca lontana ma fondamentale per comprendere le radici della nostra civiltà.