Segovia, la città sospesa tra storia, vicoli e sapori

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Segovia, la città sospesa tra storia, vicoli e sapori
Segovia è una città che unisce storia millenaria, vicoli suggestivi e sapori unici. Facilmente raggiungibile da Madrid in meno di un’ora, regala esperienze indimenticabili tra la maestosità dell’acquedotto romano, la Cattedrale, l’Alcázar fiabesco e il suo centro storico

Segovia è una di quelle città che sembrano vivere in una dimensione parallela, sospesa tra epoche lontane e modernità. Dopo avervi raccontato dell’imponenza del suo acquedotto e del fascino fiabesco dell’Alcázar, oggi voglio portarvi con me in un viaggio più intimo attraverso la storia, i vicoli, i sapori e le atmosfere di questa città che non smette mai di sorprendere.

Una storia che affonda le radici nel passato

Passeggiare per Segovia significa entrare in contatto con un passato che ha lasciato tracce profonde. La città è stata abitata fin dall’antichità, passando dall’epoca romana, che ci ha regalato il suo celebre acquedotto, fino al medioevo, quando divenne un centro strategico per i re di Castiglia. In ogni pietra del centro storico si percepisce il peso dei secoli: mura, chiese romaniche e palazzi rinascimentali convivono in un equilibrio che rende Segovia un piccolo scrigno d’arte e cultura.

La sua cattedrale, conosciuta come la “dama delle cattedrali”, rappresenta uno degli esempi più raffinati di architettura gotica tardiva, mentre i quartieri che si sviluppano intorno conservano un’atmosfera autentica, fatta di strade strette e piazze che sembrano rimaste immutate.

Come arrivare da Madrid a Segovia

Una delle ragioni per cui Segovia è così amata da chi visita Madrid è la sua facilità di accesso. La distanza tra le due città è breve, circa 90 chilometri, e questo rende Segovia una meta perfetta per una gita in giornata.

Il modo più veloce e comodo è senza dubbio il treno ad alta velocità. In meno di mezz’ora si passa dal caos della capitale spagnola al silenzio della Castiglia. I treni partono con grande frequenza e i prezzi, soprattutto se prenotati con un po’ di anticipo, sono piuttosto convenienti. La stazione di Segovia-Guiomar si trova poco fuori dal centro, ma basta un autobus o un taxi per trovarsi in pochi minuti davanti all’acquedotto.

Per chi preferisce una soluzione più economica e non ha fretta, l’autobus rappresenta una valida alternativa. Parte dalla stazione di Moncloa a Madrid e arriva direttamente nel cuore di Segovia, regalando anche scorci suggestivi durante il tragitto. Il viaggio dura circa un’ora e venti, tempo sufficiente per lasciarsi alle spalle la frenesia della capitale e iniziare a entrare nello spirito più rilassato della Castiglia.

Esiste anche la possibilità di noleggiare un’auto e percorrere la strada in autonomia. Questa scelta regala grande libertà, permettendo di fermarsi lungo il percorso o di proseguire verso altre destinazioni vicine, ma richiede anche un po’ di dimestichezza con il traffico madrileno.

Cosa vedere in città

Segovia non è una città da vivere di fretta. Ogni angolo merita di essere osservato, ogni vicolo nasconde un dettaglio che racconta una storia.

Oltre all’acquedotto, simbolo della città e straordinaria opera di ingegneria romana, e all’Alcázar, che sembra uscito da una fiaba, ci sono molti altri luoghi che meritano attenzione. La Cattedrale è un capolavoro che domina la Plaza Mayor e custodisce al suo interno opere d’arte di grande valore. Le chiese romaniche, sparse per il centro, raccontano l’anima medievale della città.

Ma Segovia non è solo monumenti. I suoi vicoli stretti, le facciate decorate, le piazzette inaspettate e le botteghe storiche sono parte integrante dell’esperienza. Camminare senza una meta precisa, lasciandosi guidare dall’istinto, è forse il modo migliore per scoprire il lato più autentico della città.

I vicoli: anima nascosta di Segovia

C’è qualcosa di speciale nei vicoli di Segovia. Sono stretti, spesso in salita o in discesa, pavimentati con pietre che hanno visto passare generazioni di viaggiatori e abitanti. Alcuni portano a piccoli cortili interni, altri a terrazze da cui si aprono viste mozzafiato sulla campagna circostante.

La luce gioca con le facciate, creando contrasti che cambiano con il passare delle ore. Al mattino i vicoli sono silenziosi, quasi contemplativi, mentre nel tardo pomeriggio si animano di vita, tra bambini che giocano, turisti incuriositi e locali che si danno appuntamento nei bar. Sono questi dettagli, forse meno appariscenti dei grandi monumenti, a rendere Segovia indimenticabile.

Cosa mangiare di tipico a Segovia

Se c’è una cosa che definisce Segovia tanto quanto i suoi monumenti, è la gastronomia. La città è famosa per il cochinillo asado, il maialino da latte arrosto cotto nel forno a legna. La carne tenerissima e la pelle croccante sono un’esperienza che difficilmente si dimentica. Non meno importante è il cordero lechal, l’agnello da latte cucinato con semplicità, ma con un sapore intenso che parla di tradizione.

Accanto a questi piatti iconici ci sono zuppe, legumi e dolci tradizionali come la ponche segoviano, un dessert a base di pan di Spagna, crema e marzapane. È il classico dolce che chiude un pasto e racconta la dolcezza della città.

Dove mangiare a Segovia

Segovia è ricca di ristoranti che custodiscono la sua tradizione culinaria. Tra i più noti c’è il Restaurante José María, considerato da molti il tempio del cochinillo. Qui ogni piatto è un omaggio alla cucina castigliana, con un’attenzione particolare alla qualità delle materie prime.

Altro nome storico è il Mesón de Cándido, famoso non solo per i suoi piatti ma anche per la posizione spettacolare proprio sotto l’acquedotto. Mangiare qui significa vivere un’esperienza che unisce sapore e atmosfera.

Chi cerca invece un ambiente più informale ma autentico può provare El Sitio, un locale molto apprezzato per la qualità della cucina e per i prezzi più accessibili. Anche Asador Maribel e Asador David Guijarro sono ottime scelte, ideali per chi desidera assaporare la tradizione senza troppi fronzoli ma con tanto gusto.

Ogni ristorante ha la sua particolarità, ma tutti hanno in comune la capacità di far sentire il visitatore parte della città attraverso i suoi sapori.

Lo scatto in bianco e nero

La foto che accompagna queste parole è stata realizzata con la mia Nikon D5000, utilizzando l’obiettivo Nikkor AF-S DX VR Zoom 18-55mm f/3.5-5.6G. Ho scelto impostazioni precise: ISO 200, 18mm di focale, -1EV di compensazione, f/9 di apertura e 1/250s di tempo di esposizione.

Il risultato è un’immagine in bianco e nero che gioca tutto sul contrasto tra le facciate degli edifici, il selciato dei vicoli e un cielo drammatico, carico di nuvole. La luce era intensa e ho preferito sottoesporre leggermente per preservare i dettagli delle nuvole e dare maggiore profondità alla scena. Il diaframma chiuso ha garantito nitidezza su tutta la prospettiva, mentre il tempo di esposizione rapido mi ha permesso di catturare la scena con precisione.

In questa fotografia c’è tutto ciò che amo di Segovia: i suoi contrasti, la sua atmosfera sospesa tra passato e presente, la sua capacità di sorprendere anche nei dettagli più semplici, come una strada poco affollata o un cielo inaspettatamente teatrale.

Segovia è un viaggio che rimane nel cuore. Non basta raccontarla, bisogna viverla, percorrerne i vicoli, sedersi a tavola davanti a un cochinillo fumante e lasciarsi sorprendere dalla sua bellezza senza tempo. Ogni volta che torno, ho la sensazione che la città mi accolga con nuove sfumature, come se fosse un libro che non smette mai di raccontare storie.

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