Volterra e la magia del Medioevo: andiamo alla scoperta dell’arte dell’intreccio

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Volterra e la magia del Medioevo: andiamo alla scoperta dell'arte dell'intreccio
L’artigianato è l’anima di Volterra, dove tradizioni secolari rivivono grazie a maestri intrecciatori. A Volterra AD 1398, tra storia e manualità, scopriamo l’importanza di tramandare l’arte dell’intreccio alle nuove generazioni.

Volterra è una delle città più affascinanti della Toscana, un luogo intriso di storia e cultura, dove il tempo sembra essersi fermato. Ogni anno, con la manifestazione Volterra AD 1398, il borgo si trasforma in un vero e proprio palcoscenico medievale. Le strade si riempiono di figuranti in costume, mercanti, giullari, cavalieri e artigiani, regalando ai visitatori un’esperienza unica che rievoca la vita del Trecento. È un’immersione totale in un’epoca passata, un viaggio attraverso tradizioni che ancora oggi raccontano l’identità di questo straordinario territorio.

Tra le tante scene di vita medievale di Volterra, quella degli artigiani al lavoro è forse una delle più suggestive. Uomini e donne che, con gesti lenti e precisi, trasformano materie prime in opere d’arte, tramandando saperi antichi e tecniche che rischiano di scomparire.

L’importanza dell’artigianato italiano

L’artigianato è il cuore pulsante dell’identità italiana. Ogni regione possiede le sue tradizioni, i suoi materiali e le sue tecniche, frutto di secoli di esperienza e passione. Nell’era della produzione industriale, preservare questi mestieri è fondamentale per mantenere vivo il legame con le nostre radici.

L’artigiano non è solo un creatore di oggetti, ma un narratore di storie, un testimone di un passato che continua a vivere attraverso le sue mani. La lavorazione della ceramica, la tessitura, la falegnameria e l’intreccio sono solo alcune delle arti che rendono il nostro Paese un punto di riferimento internazionale per la qualità e l’originalità del made in Italy.

L’arte dell’intreccio e la cesteria

Uno degli antichi mestieri che più affascina è l’arte dell’intreccio, una pratica che ha origini antichissime e che trova applicazione in molteplici ambiti, dalla realizzazione di cesti e panieri alla creazione di complementi d’arredo e opere artistiche. L’intreccio richiede pazienza, precisione e una profonda conoscenza dei materiali naturali utilizzati, come il salice, il vimini e la paglia.

Nel corso dei secoli, la cesteria ha rappresentato una risorsa indispensabile per la vita quotidiana, offrendo soluzioni pratiche ed ecologiche per il trasporto e la conservazione di beni. Oggi, questa tradizione rischia di scomparire sotto il peso della produzione industriale, ma eventi come Volterra AD 1398 permettono di riscoprire e valorizzare mestieri che meritano di essere tramandati alle nuove generazioni.

La foto: il ritratto di un artigiano dell’intreccio

Durante la manifestazione di Volterra, (per tutte le info a riguardo potete andare sul SITO UFFICIALE) ho avuto il privilegio di immortalare un maestro dell’intreccio al lavoro. Il suo volto segnato dal tempo racconta anni di esperienza e dedizione. Le sue mani, abili e precise, muovono i rami di vimini con naturalezza, dando forma a un cesto che sembra prendere vita sotto i suoi occhi attenti.

Per realizzare questa fotografia ho utilizzato una Canon EOS 7D con obiettivo EF-S 18-135mm f/3.5-5.6 IS, con i seguenti parametri:

  • ISO 100, per ottenere il massimo dettaglio e ridurre al minimo il rumore digitale.
  • 70mm di focale, per isolare il soggetto e catturare l’espressività del volto e delle mani.
  • f/4, per creare una profondità di campo ridotta che mettesse in evidenza l’artigiano e il suo lavoro, sfocando delicatamente lo sfondo.
  • 1/200s, una velocità di scatto adeguata per evitare il mosso e conservare la nitidezza nei dettagli.

La scelta del bianco e nero ha contribuito a enfatizzare le texture e i contrasti, donando alla scena un’atmosfera senza tempo, in perfetta sintonia con l’ambientazione medievale di Volterra AD 1398. L’illuminazione naturale, filtrata tra le fronde degli alberi, ha aggiunto profondità e calore all’immagine, creando un gioco di luci e ombre che esalta il senso di artigianalità e tradizione.

Questo scatto non è solo una fotografia, ma un tributo a un’arte antica e preziosa, un invito a riscoprire e valorizzare il saper fare delle mani, prima che venga dimenticato. Se potete fate un viaggio a Volterra per poter ammirare una delle più belle città della Toscana.

Volterra

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